18/09/2023
- Notizia breve - Redazione di Largo Consumo
Speciale Sana

Probios e il suo biologico buono, sostenibile e etico

Probios e il suo biologico buono, sostenibile e etico

Sono 45 anni che Probios trasmette, attraverso i suoi prodotti biologici, la cultura della sana alimentazione come strumento non solo per stare bene con se stessi, ma per prevenire e preservare la salute.

«Ogni anno, con il lancio di nuove referenze, l’azienda tiene fede a quella promessa di trasparenza e di onestà verso il cliente che cerca la garanzia del benessere, anche in un momento inflattivo come questo».

 Il General Manager Renato Calabrese a Sana 2023, presenta l’innovazione di Probios, senza prescindere dalla valutazione delle difficoltà attuali del consumatore che ha visto ridurre il suo potere d’acquisto.

«Probios punta sempre a rinnovarsi e ad ampliare gli assortimenti: quest’anno abbiamo lanciato sul mercato circa 65 nuovi prodotti e in Fiera c’è molta attenzione da parte dei numerosi buyers che ci hanno visitato per l’alta qualità dei prodotti, dalle chips di legumi alle conserve di pomodoro senza nichel.

In controtendenza al fenomeno di shrinkflation, denunciato dalle associazioni di consumatori, anziché sgrammare il prodotto, stiamo portando avanti un’operazione di trasparenza: stiamo lanciando i formati famiglia con l’obiettivo di abbassare i costi al chilogrammo, nel contempo, utilizzare anche meno imballi». Sostenibilità, dunque, economica e anche ambientale.

«La nostra offerta di prodotti free from e senza glutine è sempre più specifica: stiamo investendo nella nostra linea senza zucchero, cercando di utilizzare come dolcificante l’eritritolo biologico di mais o, come dolcificazione, il contenuto di zucchero naturale all’interno delle materie prime.

Inoltre, intendiamo allargare la linea di prodotti senza nichel: l’intolleranza a questo metallo è una problematica sempre più diffusa che non coinvolge esclusivamente la cute, bensì, impatta anche sull’alimentazione.

Dedicato a coloro che soffrono di intolleranza al glutine, invece, la nostra proposta gustosa di Cookies con avena al cioccolato e ai mirtilli, soddisfa insieme gusto e sapore. Del resto, siamo sempre molto attenti alle esigenze alimentari dei consumatori, offrendo prodotti salubri nati dall’utilizzo di materie prime rigorosamente biologiche. Consolidati ormai i rapporti con le aziende agricole che ci forniscono pomodori privi di nichel, che noi trasformiamo in passata, stiamo puntando anche ad ampliare il comparto dei sughi pronti.

Oggi Probios vanta 800 referenze a marchio suddivise in varie categorie, come ad esempio, gli snack salati, come le chips, i dolci, i cereali coprendo tutta l’offerta della prima colazione. Siamo il brand di riferimento per chi è alla ricerca di alimenti salubri che vadano ben oltre la pasta senza glutine.  Il nostro consumatore è consapevole e maturo; proprio per questo, le nostre scelte commerciali rappresentano un giusto equilibrio. Rispettiamo il nostro mantra secondo il quale il nostro prodotto deve fare bene, deve essere buono e, nel rispetto dei criteri biologici e sostenibili, deve esprimere quei contenuti etici e valoriali per i quali Probios si è sempre contraddistinta.

 Secondo i dati di Nomisma, ormai, c’è un accorciamento della distanza di prezzo tra convenzionale e biologico e sarebbe importante che nel contesto sociale si facesse cultura per fare comprendere che anche attraverso l’alimentazione, è possibile fare prevenzione. Non possiamo, inoltre, non tenere contro del momento di difficoltà del consumatore che, nonostante tutto, è ricettivo, dimostrando maturità verso certi temi. Ad esempio, sul potere anti-spreco del biologico; il pubblico si è accorto che è diventato accessibile ed è disposto pagare di più, razionalizzando la spesa e godendo anche dei grandi formati, disponibili anche online. 

Il nostro obiettivo è quello rendere il biologico sempre più accessibile, anche in termini di sostenibilità. Per questo, poniamo molta attenzione al packaging, sempre più accattivante, sostenibile e comunicativo. Come azienda, non è semplice il momento che stiamo vivendo. In quanto produttore di alimenti biologici abbiamo a nostro carico più costi a partire dalle spese di certificazione che sarebbe utile defiscalizzare».