22/05/2023
05/2023 - Approfondimento - Paola Piovesana
TUTTOFOOD 2023

Planet O-Live: il piano di sostenibilità di Olio Costa d'Oro

Planet O-Live: il piano di sostenibilità di Olio Costa d'Oro

Planet O-Live è il nuovo piano di sostenibilità sviluppato da Costa d'Oro.

"Un progetto nato dalla voglia di avere un impatto positivo sull'ambiente e la società civile che ci ospita, e che presentiamo qui a TUTTOFOOD come evidenza dell’impegno dell’azienda verso tutta la filiera a monte del prodotto che offriamo" illustra Daniela Pontecorvo, Chief Marketing Officer  Costa D'Oro.  

L'azienda umbra, parte del Gruppo Avril, conta 89 dipendenti e un fatturato nel 2022 di 160 milioni di euro sviluppato per il 50% in Italia e 50% all'estero.  

"Il nostro Piano di Sostenibilità, - prosegue - si sviluppa su quattro pilastri: agire per un’agricoltura rispettosa del pianeta; agire per lo sviluppo delle filiere locali; agire per il clima, agire per un progetto collettivo ed inclusivo.

Nell’ambito del primo pilastro l’impegno concreto a proteggere la biodiversità riducendo l’uso di pesticidi si concretizza oggi con il lancio di Zero, il primo olio certificato in Italia con zero pesticidi residui.

Costa d’Oro ha inoltre creato un’Academy , composta da Associazioni del mondo agricolo quali Confagricoltura e Assoprol, da istituzioni scientifiche quali la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e l’Università di Perugia  e alcune virtuose realtà sia di olivicoltori che frantoiani, per lanciare entro il 2024 il Manifesto della Produzione sostenibile.

Il Manifesto raccoglierà tutte le best practice già esistenti e stimolerà una olivicoltura più sostenibile attraverso un uso responsabile delle risorse idriche e non e  l’utilizzo degli scarti di lavorazione per aumentare la redditività di chi opera nella filiera.

Attraverso il Manifesto e partnership all’interno e all’esterno del gruppo Avril puntiamo a far sì che entro il 2030 ben 1 milione di alberi possano essere coltivati in modo sostenibile".

Ancora, si mira a valorizzare le filiere locali recuperando oliveti in stato di abbandono e stimolando il consumo di olio 100% italiano con l’obiettivo di raddoppiare i volumi entro il 2030.

"Rispetto alla Spagna dove tutto è intensivo e meccanizzato, l'Italia ha un’olivicoltura ad oggi molto più frammentata e dispendiosa. 

Bisogna innovare il settore olivicolo italiano e tutelare il prodotto e gli attori della filiera, impedendo pressioni sui prezzi come accadeva anni orsono e ridando sostenibilità economica al prodotto e al lavoro dei produttori".

Altri due punti del progetto di sostenibilità che fanno da guida sono la continua innovazione nell’eco-progettare il packaging e gli investimenti dell’azienda per raggiungere l'autosufficienza energetica, che oggi è al 30%, con l’obiettivo di arrivare al 50% entro il 2030 e i progetti inclusione sociale nonché l’impegno alla trasparenza, come la tracciabilità fino al frantoio dei nostri oli italiani e la tracciabilità in blockchain per  Zero che in prospettiva coinvolgerà il resto del portafoglio prodotti.

Da 20 anni  il Grezzo non filtrato 100% Italiano è il prodotto bandiera che racconta un impegno fatto di trasparenza e recupero dei metodi del passato in chiave nuova, tema che farà da driver anche per lo sviluppo futuro.