- Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Redazione di Largo Consumo
Noberasco e la rivincita della frutta secca
In un contesto di valore del mercato della frutta secca, che si aggira attorno a 1,16 miliardi di euro (fonte dati: Circana) Noberasco, vanta dei numeri interessanti, registrati grazie ad un prodotto di qualità, riconosciuto per il 90% dal mercato Italia e per il 10% da Paesi stranieri, anche asiatici. Emanuele Carpo, Marketing Manager dell’azienda ligure, a Marca ha presentato una realtà che, con i suoi 116 anni di storia, riesce sempre ad innovare.
“Chiudiamo il nostro bilancio intorno ai 100 milioni di fatturato, poco meno degli anni scorsi, ma con una qualità migliorata in termini di redditività. Abbiamo superato le difficoltà che hanno portato l’azienda a richiedere, a tutti, uno sforzo importante, e, ogni singolo dipendente, ha mantenuto il suo posto di lavoro, anche grazie alla passione ed alla cura messa in atto anche da parte della Famiglia Noberasco, sono state cercate soluzioni per garantire la continuità aziendale e produttiva anche attraverso operazioni di risparmio ed ottimizzazione di business.
Oggi, anche in occasione della nostra presenza al Marca, riprendiamo e proseguiamo il nostro percorso di crescita; il business, infatti, è sempre andato avanti e nessuna insegna importante, così come i clienti del canale non gdo che serviamo, ha mai voltato le spalle a Noberasco. La brand awareness, del resto, è misurabile anche da questo e dal grande valore che anche i consumatori ci riconoscono in termini di qualità complessiva. Pensiamo, ad esempio, come la Famiglia Noberasco sia stata audace, nel corso della storia ultra centenaria; il primo esempio di una lunga lista che mi viene in mente, in tempi non troppo remoti, è quando negli anni 2000, è stata lanciata la frutta nel segmento del bio, scavando un bel differenziale con i competitor.
Fondata nel 1908 da Benedetto Noberasco, l’attività inizialmente era riconosciuta con il brand BNA, acronimo di Benedetto Noberasco Albenga. Poi, col tempo e per comodità d’uso, il marchio è stato sostituto da quello attuale, Noberasco. Ma non del tutto, visto che, in alcune boutique della divisione retail presenti a Albenga, Torino, Milano, Treviso e a Firenze, per un mercato di nicchia vengono venduti alcuni prodotti ancora con la sigla, vintage, BAN".
L’azienda oltre al Brand Noberasco, lavora e produce per le PL, con un peso di circa 1/3 dell’intero turnover. Carpo, di fronte al valore di mercato globale della frutta secca, pari, appunto, a oltre 1 miliardo di euro in Italia, si pone alcune domande: “Cifre da capogiro per un mercato sempre in crescita anche per il 2023 appena concluso, sorge però il dubbio che sia un valore determinato dai rincari inflattivi superiori alla crescita, comunque confermata, dei volumi consumati. Certamente, il consumatore ci ha dato fiducia e il lavoro di sensibilizzazione dell’importanza della frutta secca è servito.
Noberasco - continua Carpo - ha due main stream: frutta secca e frutta morbida che arriva essiccata dai migliori paesi produttori e viene lavorata nel nostro stabilimento di Carcare, in provincia di Savona. Qui viene svolto il 90% del nostro lavoro, il restante 10% nello stabilimento di appoggio di Verdellino (Bergamo), dedicato alla tostatura delle frutta secca.
La frutta morbida (prugne, albicocche, fichi, datteri e molti altri) nasce partendo dal prodotto essiccato che viene sottoposto a processi che ne prevedono la reidratazione e, in alcuni casi, la pastorizzazione, al fine di rendere i frutti morbidi e conservabili e, a quanto appena detto, si aggiunge una palatabilità vicina a quella del frutto fresco; i consumi, negli ultimi anni, sono cambiati e, ad esempio, i fichi, che fino a qualche tempo fa erano richiesti solo nell’ultimo quadrimestre dell’anno, oggi sono sempre disponibili e anche richiesti.
Parlando di frutta dobbiamo però sempre fare i conti anche con la disponibilità della materia prima, spesso assoggettata alle problematiche della natura. Un esempio cogente è quelle delle castagne, mercato molto rilevante per Noberasco, la cui produzione sia italiana sia europea ha subito un forte shock in termini di volumi disponibili soprattutto a causa delle problematiche climatiche e di temperatura.
Noberasco - prosegue Carpo - ha circa 300 referenze attive e come mission aziendale la volontà di garantire il consumo di frutta durante tutto l’anno, puntando su innovazione e qualità in termini di prodotto, confezionamento e conservazione.
Lo stabilimento di Carcare (SV), sede operativa dell’azienda, attivo dal 2017, è molto moderno, efficiente ed ospita, costantemente, circa 135 persone tra lavoro impiegatizio e produttivo. Durate i picchi stagionali, individuabili nell’ultimo trimestre dell’anno, gli addetti arrivano vicino alle 190 unità complessive, mentre a Verdellino gli addetti sono circa 20 unità, portando quindi la forza lavoro a oltre 200 persone complessive nei momenti di massimo picco lavorativo.
Marca - aggiunge Carpo - per noi è l’occasione per ripresentarci più forti che mai sul mercato: nonostante alcune difficoltà abbiamo continuato a tenere l’asticella alta, lasciando per strada qualche asset meno strategico, tuttavia, questo non ci ha impedito di sviluppare molti progetti, come l’estensione dell’offerta barrette, due referenze biologiche: una a base di cocco e ananas e una noci pecan e cioccolato e la linea delle barrette proteiche a base di frutta, senza additivi o sieri. Tutte le barrette citate sono prodotte interamente a Carcare, in-house; ma anche di effettuare lanci prodotto innovativi tra cui vorrei citare “I Ricoperti”, frutta con cioccolato in ricopertura, fondente e latte.
La linea I Ricoperti, in lancio da ottobre 2023, vede come protagonisti la frutta tipica del mondo Noberasco: arance, mandorle, cocco, arachidi, ciliegie e noci ricoperte di ottimo cioccolato. Un’idea che da tempo era in cantiere, in linea con i trend interessanti del mondo cioccolato, ma soprattutto legata a un abbinamento perfetto con la nostra frutta. Alla luce di un mercato propizio determinato da gusti ed esigenze di consumatori prospetticamente favorevoli, abbiamo chiuso una partnership con un fornitore esterno di cioccolato di ottima qualità, per poi lanciare questa nuova linea.
Dopo un ottimo entusiasmo iniziale del periodo Natalizio, siamo già pronti per i riassortimenti sia nei canali Travel, sia nella Gdo, in occasione di San Valentino e Pasqua.
La frutta ricoperta di cioccolato, conclude il manager, non è una idea rivoluzionaria, ma abbiamo lavorato intensamente per trovare un perfetto equilibrio di gusto tra cioccolato e frutta, confezionando il prodotto in un packaging a forma di bicchiere in carta finestrato, dotato di coperchio richiudibile: una scelta strategica finalizzata a comunicare la grande importanza del servizio e della riciclabilità , oggi valori non trascurabili anche in casa Noberasco. Un posizionamento aggressivo, ma di buona qualità, ci sta permettendo di trovare soddisfazione ed apprezzamento dal mercato”.