Molino Pasini, innovare con blend e contenuto di servizio

Quella di Molino Pasini è una storia di famiglia, una famiglia di mugnai mantovani, che da quattro generazioni è specializzata nella produzione di farine di grano tenero di alta qualità, per l’industria alimentare, il mondo horeca, e la Grande Distribuzione.

60 dipendenti, un fatturato 2022 da 55 milioni di euro con una crescita del 30% (dovuta anche all'inflazione) e un '23 che promette numeri altrettanto importanti: nata per il mondo professionale, la proposta Pasini ha visto negli anni un progressivo incremento delle vendite anche dalla presenza nella gdo, canale che ha portato il brand ad essere più vicino al consumatore finale.

Come innovare in una categoria piuttosto basica e tradizionale?

"Proponendo farine nuove e specifiche per ciascun utilizzo, creando blend, arricchendo la gamma con soluzioni ad alto contenuto di servizio per il mondo della panificazione, della pasticceria, della pizzeria e della Pasta Fresca, sia in ambito professionale che domestico" spiega l'AD, Fabio Viani, alla guida dell'azienda con altri tre cugini.

La farina di grano tenero, declinata nella Linea Retail, nel periodo covid è diventata indiscussa protagonista delle nostre vite e che ha visto incrementi di vendite record.

"Ora i consumi si sono ridimensionati ma con la situazione contingente in atto, è difficile fare previsioni; certo è che nel periodo Covid il consumatore si è abituato nuovamente a preparare in casa prodotti come pane, pizza e dolci”.

La nostra attività molitoria, nata per il B2B, specie per la panificazione artigianale, oggi si è molto diversificata e quel settore, un tempo prevalente, oggi si è ridotto al 13% del fatturato.

Dominanti sono gli utilizzi in ambito industriale (28%), Ho.re.ca. (25%), Export (18% esportato in oltre 60 Paesi) e GDO (16%).

Le nostre farine vengono studiate in base alle necessità degli utilizzatori e la nostra capacità di realizzare blend fra grani con diverse caratteristiche e diversi contenuti proteici e provenienti da diverse aree geografiche costituisce un Know How unico che il mondo riconosce all’industria italiana e che ne decreta il successo ovunque lo si proponga.

"Innovare ora è anche portare contenuto di servizio, continua Viani: è il caso del nostro “Atelier” ovvero un laboratorio di produzione interna (oggi sarebbe di moda definirlo Academy) ove illustriamo le caratteristiche dei nostri prodotti e le diverse tecniche di utilizzo sia ai clienti utilizzatori che ai venditori dei nostri distributori sparsi in tutto il mondo.

La farina viene così apprezzata attraverso la valutazione del prodotto finito di cui è ingrediente principale.

Siamo a TUTTOFOOD per incrementare il mercato estero e accogliere e rivedere i nostri clienti Italiani. La nostra proposta punta sulla assoluta qualità attraverso un rigoroso processo di trattamento della materia prima e di controllo di tutta la filiera, a partire dal campo come nel caso del nostro Prodotto di Filiera certificato prodotto anche per il retail nella GDO.

L’automazione nel nostro stabilimento è molto sviluppata e coinvolge anche la fase di stoccaggio: il prodotto finito viene infatti stoccato in un magazzino completamente automatizzato ove le condizioni ambientali vengono severamente controllate e gestite. Cosa ha portato l'ultimo passaggio generazionale?

Abbiamo innovato nel segno della tradizione, ovvero abbiamo applicato alla tradizionale abilità nel trattare e miscelare grani diversi, le più moderne tecnologie disponibili: ci siamo dotati di un moderno laboratorio analisi per valutare le diverse varietà di grani, abbiamo implementato uno stabilimento ove il grano viene privato dei contaminanti dannosi quali allergeni e micotossine, la produzione è condotta con moderni macchinari controllati da software che gestiscono produzione, tracciabilità e manutenzione.

Abbiamo dato ascolto alle esigenze dei clienti e abbiamo sviluppato nuovi prodotti attraverso la nostra R&D.

Un ultimo commento: proponiamo farine da filiera origine Italia certificata UNI EN ISO 2005:2008; tuttavia dobbiamo essere consapevoli del fatto che il fabbisogno di grano tenero in Italia è di circa 5,5 mln di Tons ogni anno e il nostro Paese ne soddisfa solo il 40% con la propria produzione interna.

Anche quando utilizziamo grano da altre provenienze teniamo presente che è il Know How produttivo a decretare l’italianità del prodotto e la qualità finale è garantita da questo Know How".