Largo Consumo 6/2024 - Notizia breve - Pubblicato on line - Redazione di Largo Consumo
Conserve Italia da valore alla CO2 assorbita dalle piante
Trasformare l’anidride carbonica assorbita dalle piante in un prodotto vero e proprio vendibile sul mercato, al pari della frutta e della verdura, nell’ottica di un’agricoltura sempre più sostenibile e al tempo stesso capace di generare un nuovo importante indotto economico per i produttori. È questa l’idea alla base di Control Carbon, progetto promosso da Conserve Italia e co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2014-20 (PSR), che lo scorso 26 giugno si è concluso dopo quasi due anni di ricerca e sperimentazioni. Sviluppato in collaborazione con l’Università di Genova, l’Università degli Studi di Milano, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e Tetis Institute Srl, il progetto fornisce una strumentazione che consente alle aziende agricole che adottano le cosiddette pratiche di Carbon farming di calcolare l’assorbimento di anidride carbonica da parte di alcune colture (mais dolce, pomodoro da industria, pere), generando “crediti” scambiabili sul mercato volontario dei crediti di carbonio, valorizzando gli sforzi del settore agricolo. “L’iniziativa pilota che abbiamo portato avanti in questi mesi ha riguardato alcune coltivazioni tipiche del territorio emiliano-romagnolo, in particolare il mais dolce, coltura strategica per le sue capacità di assorbimento di CO2, ma anche il pomodoro da industria e gli alberi da frutto - spiega Pietro Crudele dell’Ufficio Ambiente e Certificazioni di Conserve Italia, nonché referente del progetto -”.
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