18/06/2025
Largo Consumo 6/2025 - Approfondimento - pagina 74 - 2 pagine - Alessandra Apicella
Scarti alimentari

Olio usato: cosa ne faccio?

Olio usato: cosa ne faccio?

Nel nostro Paese è il Conoe, Consorzio Nazionale Oli Esausti, a organizzare, controllare e valorizzare la filiera degli oli e grassi vegetali e animali esausti. L’obiettivo è trasformare questi rifiuti inquinanti in una risorsa utile, riducendo l’impatto sull’ambiente e promuovendo un’economia più sostenibile. A oggi, sono stati raggiunti risultati importanti per quanto riguarda le attività professionali (ristoranti, strutture turistiche e in generale attività commerciali, artigianali e industrie) dove la raccolta raggiunge la quasi totalità degli oli esausti prodotti e vengono avviate al riciclo oltre 100.000 tonnellate di oli esausti, ma c’è ancora molto da fare. «Manca all’appello una grande quantità di olio usato prodotto nelle cucine domestiche – afferma Barbara Gatto, Direttore operativo Conoe –, si tratta di circa 2 kg per abitante, che spesso viene smaltito in modo scorretto. Si stima che il potenziale totale di raccolta superi le 250.000 tonnellate annue». Lo sversamento improprio negli scarichi domestici, infatti, fa danni all’ambiente e compromette la qualità delle infrastrutture idriche.