18/09/2023
- Approfondimento - Redazione di Largo Consumo
Speciale Sana

Valle Fiorita punta sull'alternativa biologica

Valle Fiorita punta sull'alternativa biologica

Valle Fiorita, da oltre 25 anni, si impegna nella produzione di cibo etico. Trasforma i migliori grani 100% italiani in prodotti da forno, salvaguardando i valori nutrizionali e salutistici, seguendo quelli che sono i principi della dieta mediterranea, abbinandoli alle tradizioni regionali, salvaguardando anche il patrimonio gastronomico dei nostri avi. Per la prima volta a Sana, Francesco Galizia, Responsabile Export di Valle Fiorita, ha spiegato: “Rappresentiamo una realtà abbastanza giovane nel mondo della produzione dedicata al biologico, settore nel quale abbiamo investito 5 anni fa, trasponendo i nostri prodotti convenzionali. Attualmente, pesa circa il 5-6% sul nostro fatturato e, naturalmente, l’obiettivo è quello di farlo crescere. Tra le referenze principali, nella linea Valle Fiorita Bio, proponiamo la Puccia salentina, la Focaccia alla Pala e il Panpizza, le basi pizza classiche e un paio di prodotti come la piadina e il tarallo.  

In particolare, la Puccia salentina la si trova anche in Esselunga, mentre la nostra base pizza biologica viene venduta molto bene nei Paesi scandinavi.

A proposito di biologico, stiamo partecipando a un grande progetto finanziato dall’Unione Europea, ovvero Being Organic, insieme a FederBio, AssoBio, con l’obiettivo di far crescere la conoscenza e la consapevolezza sulle produzioni bio, aiutando lo sviluppo commerciale delle nostre produzioni, sul mercato italiano ed estero”. Quindi, far crescere la consapevolezza nel consumatore? “In realtà, il bersaglio sono i nostri diretti clienti, ovvero i buyer delle catene della Grande Distribuzione italiana. In Germania, questo problema non si pone, ma in Italia sono molti i buyer ancora scettici sul biologico.

Alla luce del periodo inflazionistico che stiamo affrontando, il consumatore finale si orienta verso il prodotto convenzionale, influenzato dal prezzo più conveniente.

Di certo, alcuni buyer della Gdo non riservano la giusta attenzione verso i prodotti biologici e, per questo, stiamo lavorando per far crescere la conoscenza in questo particolare ambito: occorre fare comprendere che al consumatore finale si può proporre un prodotto più pulito, più salutare, con una filiera altamente controllata, giustificando il prezzo di vendita più elevato, rispetto a quello convenzionale e spiegandolo. Non basta mettere il prodotto sullo scaffale: il biologico non si vende da solo”.

Villa Fiorita, produce anche per la Private Label: “Sì, ne facciamo tantissima. Ben il 60% del nostro fatturato, però questa percentuale deriva quasi del tutto dai prodotti convenzionali. Tra un mese, sarà pronto anche il nostro e-commerce, inizialmente B2B, ovvero destinato ai possessori di Partita Iva. La cosa interessante, però, è che potranno acquistare anche le singole gastronomie, i piccoli negozianti. In questo modo, il nostro prodotto non sarà più disponibile solo nella Gdo, la nostra vocazione, premettendoci di coprire tutto il territorio nazionale, e presenziando anche nel cosiddetto negozio di vicinanza”. Si tratta di un processo di sviluppo che andrebbe comunicato, non solo all’interlocutore principale, ma anche al consumatore finale: “Per il lancio dell’e-commerce, l’azienda prevede una campagna social, un’iniziativa che va sostenuta con la giusta comunicazione mirata”.