- Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Viviana Persiani
Saclà a Tuttofood, un fiume in piena di olive e di novità
Dal 1939, gli ortaggi conservati di Saclà, accompagnano i pasti degli italiani. Merito di Secondo Ercole e di sua moglie Piera Campanella che decisero di conservare quelli della valle del Tanaro, rendendoli disponibili in ogni giorno dell’anno. Saclà è nata da una felice intuizione, crescendo, nei decenni, fino ad arrivare a esportare in oltre sessanta Paesi. Come dimenticare l’intuizione di denocciolare le olive da tavola o di incapsulare i sottaceti in vasetti richiusi dal classico tappo twist off, importato dall’America. Negli anni ’70, il celebre jingle “Olivolì, Olivolà, Olive Saclà!”, a Carosello, contribuisce non poco al successo dell’azienda. Il segreto di base, però, è mantenere gli stessi valori familiari degli inizi, a cui, ancora oggi Saclà, di cui Chiara Ercole è Amministratore Delegato, si ispira. A Tuttofood Milano, la grande fiera dell’agroalimentare, abbiamo incontrato Federico Ghisolfi, Group Commercial and Marketing Director di Saclà.
«Tuttofood è molto importante perché ci dà la possibilità di incontrare buyer esteri, clienti già esistenti e potenziali clienti nuovi, che vogliono conoscerci. Quindi, una fiera come Tuttofood è fondamentale anche per rafforzare le relazioni con agenti, distributori, persone del settore e altre aziende. Per l’Italia, come novità, portiamo la gamma di Olive Snack Saclà: buste di olive senza liquido, conservazione ambient, da 30 grammi e presenti nelle tre referenze Olive Kalamata Snocciolate, Olive Verdi Snocciolate e Olive Snocciolate con Peperoncino. Con questo prodotto, vogliamo provare a portare le olive fuori dalle classiche confezioni in vetro dove siamo abituati a vederle e non solo per la GDO, ma anche per il fuori casa.
In Italia, lanciamo anche due referenze nuove nel segmento delle salse, una linea di prodotti che ci sta già dando delle grandi soddisfazioni. Abbiamo diverse proposte, come quelle all’Hummus, Guacamole, Thai. Adesso andremo ad ampliarla aggiungendo una salsa con Jalapeño, ottima, ad esempio, per la carne e per i nachos e una Salsa alla Giapponese, dal gusto orientale, ideale per intingere sushi e pesce.
Questa gamma è particolarmente innovativa perché è caratterizzata da referenze in vasetto di vetro con la bocca più larga, una soluzione che consente di immergere le patatine o altri finger food direttamente all’interno del vasetto.
Attualmente il nostro fatturato è suddiviso tra il 60% generato dal mercato estero e il 40% in Italia. Una distribuzione che riflette la nostra presenza sui mercati internazionali e sostenuta da quattro filiali commerciali in Inghilterra, Francia, Germania e Stati Uniti, mentre la produzione resta interamente fatta in Italia.
Per quanto riguarda le nostre olive, provengono esclusivamente da Paesi europei, con una prevalenza dell’area mediterranea, in linea con una selezione attenta delle materie prime. Un approccio che riflette una visione più ampia di crescita responsabile, che ci ha portati a ottenere l’anno scorso la certificazione B Corp: un riconoscimento che riflette un percorso avviato da tempo e costruito con coerenza e dedizione.
Quanto al Private Label, vale circa il 30% del nostro fatturato, soprattutto all’estero, anche se siamo un’azienda di Brand e, come tale, gli investimenti maggiori vengono fatti per far crescere il marchio Saclà. Il nostro obiettivo è arrivare, al 2030, con il raddoppio del fatturato».