11/10/2023
10/2023 - Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Redazione di Largo Consumo
AGROALIMENTARE

Planet Farms, agricoltura verticale “made in Italy”

Planet Farms, agricoltura verticale “made in Italy”

I metodi dell’agricoltura biologica (zero pesticidi e zero fitofarmaci) applicati a un impianto di vertical farming con serre sviluppate “in altezza” in un ambiente chiuso e completamente automatizzato grazie a un software altamente specializzato in grado di garantire condizioni ottimali per produrre ortaggi “stabili”, di alta gamma e dalla shelf life allungata.

Qualità e purezza vengono assicurate da una filiera cortissima e iper-controllata che non prevede alcun contatto esterno e/o trattamento (non necessitano di lavaggio) ma li consegna, direttamente “dal seme alla busta”, nelle mani del consumatore finale.

Il tutto risparmiando il 95% di acqua e il 90% di suolo rispetto all’agricoltura tradizionale.

Questi i pilastri su cui si fonda Planet Farms, azienda di agricoltura verticale creata da Luca Travaglini e Daniele Benatoff nel 2018 dopo 5 anni di studio su un settore che, complici una serie di fattori concomitanti, a partire dagli effetti dei cambiamenti climatici sulle produzioni agricole tradizionali ai sempre più evidenti problemi della catena di approvvigionamento, rappresenta un mercato dai tassi di crescita importanti a livello mondiale.

Secondo l’ultimo report di ResearchAndMarkets.com dovrebbe registrare un incremento annuale composto CAGR del 24,45%, raggiungendo un valore di 23,56 miliardi di dollari entro il 2030 contro i 5 miliardi attuali.

Concentrando l’attenzione sull’Italia, lo stabilimento di Cavenago di Brianza (Monza) di Planet Farms, inaugurato nell’ottobre 2021, è di fatto un punto di riferimento a livello internazionale essendo in grado di produrre su una superficie di un ettaro quanto l’agricoltura tradizionale ne produce su 300 per un totale di circa 400 tonnellate di ortaggi annui distribuiti ad oggi in oltre 2000 supermercati e presenti in una serie di catene di ristorazione fast & casual.

Il progressivo consolidamento di questa prima realtà produttiva e il parallelo e sempre più rapido aumento delle richieste da parte del mercato ha portato i fondatori con un investimento di 150 milioni di euro a raddoppiarne la capacità attraverso il nuovo stabilimento di Cirimido in provincia di Como, che con una superficie netta di coltivazione pari a 20.000 mq, sarà operativo a partire dal 2024.

Questi primi anni di presenza in GDO sono serviti anche a correggere il tiro definendo ulteriormente la proposta in base alle esigenze del retail e dei consumatori come ha sottolineato l’AD, Mara Valsecchi.

Accanto al nuovo naming, sia per le insalate (Frescaah) che per il pesto (Pestooh), ai nuovi pack in materiale certificato FSC e riciclabile nella carta e alla nuova campagna di comunicazione presentata quest’estate, si registrano ulteriori innovazioni di prodotto che nelle insalate a foglia baby conta un totale di 6 referenze cui si aggiunge la nuovissima “baby iceberg”, insalata limited edition a supporto del progetto di prevenzione dei tumori femminile Pink is good che consolida il sostegno alla fondazione Veronesi da parte dell’azienda.

Aumentata anche la shelf life a 40 giorni e ridotto il contenuto di sale del pesto, vero cavallo di battaglia di Planet Farms: proprio la qualità del basilico di Planet Farms è, infatti, all’origine della collaborazione con il ristorante pluristellato da Vittorio dei fratelli Cerea che hanno voluto installare una farm verticale “su misura” a Brusaporto BG, una sorta di laboratorio del gusto con un’effettiva produzione “a chilometro zero” di erbe e di ortaggi formulati appositamente per le loro ricette.

Una scelta resa possibile dai vantaggi in termini di efficienza produttiva garantiti dalla tecnologia, è stata infine quella di ridurre del 20% i prezzi assimilando di fatto questi prodotti di alta gamma ad altri dalle caratteristiche molto diverse e collocandoli in una fascia leggermente più bassa rispetto a quella premium.

  riduzione prezzi   20%
 crescita al sell out agosto 23 sul 22  + 80% 
 crescita al sell out settembre 23 sul 22  + 100% 

 

Tutti questi cambiamenti hanno determinato un’immediata crescita al sell out del + 80% nel mese di agosto 2023, confermata da un + 100% registrato in settembre rispetto alle vendite realizzate gli stessi mesi del 2022.

Per sua stessa natura una società benefit di tecnologia come Planet Farms fonda il suo successo sulla continuità di sviluppo e innovazione ed ora il suo sguardo è rivolto anche oltre confine.

Tra i tanti progetti, c’è l’apertura di uno stabilimento nei pressi di Londra per soddisfare le crescenti richieste di ortaggi di qualità da parte di un’area geografica particolarmente penalizzata sul fronte agricolo, e in Islanda, dove si andrà a differenziare la produzione introducendo coltivazioni di caffe e cotone in questo caso da destinare come ingredienti all’industria.

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