- Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Viviana Persiani
La tradizione campana del pane si orienta all’estero
TuttoFood, la fiera dell’agroalimentare, che riunisce operatori italiani ed esteri, è stata l’occasione per scoprire L'Abbondanza del Pane - proprietaria anche dei brand Deapan e Chicco di Grano, che opera dal 1945 - per presentare la sua ricca gamma di prodotti da forno, come il pane tipico napoletano e tante altre specialità pensate e create per le esigenze di GDO, mass retail e ristorazione collettiva. Abbiamo incontrato Paolo Vaccaro, Direttore Marketing e Comunicazione. «La nostra è un’azienda napoletana, nata nel secondo dopoguerra, ovvero nel 1945, in forma artigianale, grazie alla famiglia Abbondante, arrivata ora alla terza generazione. Con il tempo, quello che era nato a Capodimonte come forno del quartiere si è evoluto e trasformato, ora abbiamo tre siti produttivi. A Melito, con la linea del fresco serviamo ristorazione collettiva, scuole, ospedali, caserme. Con la linea del frozen, a Maddaloni, siamo riusciti a fare un successivo step, ovvero servire la GDO in Italia e qualcosa anche all’estero. Lavoriamo con importanti catene come Aldi ed Eurospin. Il nostro cavallo di battaglia si chiama Palatella Napoletana, classico filone di pane, fatto con il lievito madre e un processo lento di lievitazione, viene precotto e surgelato e poi completato di cottura direttamente nei punti vendita della GDO. Produciamo il pane tipico del Sud, con il suo carattere deciso, dalla crosta fragrante, la mollica alveolata e giallina che riscuote tantissimo successo in particolare al nord.
Abbiamo anche uno stabilimento a Amorosi specializzato nella nostra linea dei secchi. Si tratta del Crispy Bread declinato in vari prodotti, come la fresella campana tonda, che è diversa da quella pugliese, disponibile anche integrale, la fresellina, la fresella ciabatta, così come la bruschetta e i crostini. A TuttoFood, tra le novità, abbiamo portato il Tegamino Integrale che, ancora, non si trova nella GDO. Si tratta di un prodotto molto versatile, utile per cibi cotti e crudi, anche come soluzione gourmet.
Siamo in GDO con questi prodotti, sia come marchio L’Abbondanza del pane, sia come PL. Noi siamo presenti principalmente nel discount e nell’hard discount, ma, grazie a qualche implementazione della gamma prodotti, attingendo alla tradizione partenopea, come con gli struffoli col miele, ci stiamo espandendo anche nei grandi supermercati, come Esselunga a cui lo abbiamo venduto col nostro brand L’Abbondanza del pane. Abbiamo capito che creando dei prodotti ad hoc c’è possibilità di andare a bussare anche ad altre realtà rispetto al nostro tradizionale mercato.
Noi produciamo tutto esclusivamente in Campania, con ricette tramandate, anche se i grani non vengono solo dalla Comunità Europea, ma anche dal Canada. Al momento, abbiamo oltre 65 dipendenti, una realtà in crescita, importante.
Quanto alla sostenibilità, invece di usare una farina classica, utilizziamo quelle ricche di fibre, che noi chiamiamo Naturè. Questi mulini che le producono, destinano una parte degli utili a progetti per il WWF. Nei progetti particolari che abbiamo messo in campo negli ultimi due anni, e per il quale siamo stati premiati in un bando che si chiama Agrifood, è da citare quello relativo alla produzione di un pane arricchito con skin del caffè. In pratica, valorizziamo un prodotto di scarto che attualmente comporta costi di smaltimento, come la silverskin del caffè, ricca di antiossidanti, utilizzandola per realizzare alimenti funzionali come il pane addizionato. Un’attività che rappresenta un processo di economia circolare che siamo certi porterà importanti benefici sia per il consumatore che per l’ambiente. Si chiama, non a caso, Silver Bread.
All’estero, siamo ai primi passi, ma ci siamo affacciati in Francia, ad esempio, con le nostre pizze, come la parigina, wurstel e patatine, ortolana, margherita, con salsicce e friarelli, per citarne alcune. Del resto, dobbiamo consolidare i tanti passi fatti in Italia, considerando come il mercato sia ipercompetitivo».