- Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Redazione di Largo Consumo
Fileni, un patto col gusto sano
Fileni si è presentato alla ventiduesima edizione di Cibus presentando ai visitatori e ai buyer il frutto della partnership con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
Come racconta Simone Santini, General Manager di Fileni, «Abbiamo esposto in un corner brandizzato, all’interno del prestigioso spazio espositivo dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo con la quale abbiamo avviato una collaborazione strategica puntando all’innovazione non fine a se stessa, ma finalizzata a rispondere alle richieste di un consumatore sempre attento, esigente e che Fileni pone al centro di tutto il suo lavoro legato allo sviluppo e alla ricerca. Non a caso, abbiamo messo in atto un processo di R&D molto strutturato disegnato ad hoc e gestito anche da un software. Non è più tempo per improvvisare: Fileni deve lavorare senz’altro per rispondere a una domanda reale, ma avrà anche la capacità di anticipare le esigenze».
Questo il punto di partenza dei nuovi prodotti che Fileni ha presentato all’esposizione di Parma: «Abbiamo lanciato Costosnella, la prima cotoletta di filetti di pollo con il 50% di grassi in meno rispetto alla media del mercato delle cotolette e Fileni Cuoci Tu!, le fettine di filetto di pollo, 100% italiano, con panatura senza glutine e pronte da cuocere. Si tratta di prodotti innovativi e il loro lancio è partito molto molto bene. La prima referenza ha già avuto una importante copertura: si tratta di un prodotto buono come una cotoletta fritta, ma che in realtà non lo è, con evidenti vantaggi in termini di riduzione dei grassi, garantendo gusto e benessere. Per questo abbiamo fatto un importante investimento tecnologico: il dipartimento di Ricerca e Sviluppo di Fileni lavora al fianco delle persone e non per soddisfare dei trend».
Oggi il mercato italiano si è molto appiattito dal punto di vista del prezzo.
«Le persone acquistano prodotti sempre più convenienti quindi anche noi ci siamo adattati. Del resto siamo molto presenti con il biologico, un comparto che ha subito una forte contrazione: il carrello si è impoverito e si riempie di prodotti a basso valore. Dando uno sguardo al mercato a marzo 2024 i fatturati della distribuzione a Totale Italia Omnichannel fanno registrare un trend positivo (+5,2%) su tutti i canali di vendita. In crescita anche tutti i comparti merceolgici, il Fresco (PI+PV) cresce del +4,8%, di cui la Macelleria +7,2%. L’avicunicolo, invece, è in controtendenza, PI -5,6%, PV, -1,4%. Per fortuna abbiamo uno zoccolo duro di consumatori che continuano a scegliere la qualità e la certezza.
Il mercato estero, invece, è molto orientato sulla Private Label e per un'azienda come la nostra che sposa il valore come concetto di storytelling è un vero problema.
Noi vendiamo prevalentemente bio all'estero dove è diffusa una vera cultura sul biologico e sul sostenibile. Infatti, oltreconfine stiamo continuando a crescere nonostante l’inflazione abbia intaccato anche il carrello straniero.
Stiamo investendo nei paesi dell’Est Europa, come in Repubblica Ceca dove stiamo sviluppando bene, così come in Portogallo e in Spagna e stiamo cercando di allargarci anche verso il nord Europa come in UK dove c’è molto interessa per la carne bianca. La Polonia è diventato il primo produttore in Europa di carni avicole, ma si parla di un prodotto convenzionale. Fileni, invece sta crescendo molto con il biologico in Repubblica Ceca e anche in Slovacchia offrendo un’alternativa valida e di valore».