20/05/2023
- Approfondimento - Redazione di Largo Consumo
TUTTOFOOD 2023

Zini, tra innovazione e sostenibilità, uno sguardo verso il mercato

Zini, tra innovazione e sostenibilità, uno sguardo verso il mercato

Nel 1956, Euride Zini, originaria di Reggio Emilia si trasferisce a Milano portando con sé le sue tradizioni, in particolare la buona pasta fresca. Ne nasce un piccolo pastificio che, oggi, è diventato il Pastificio Zini, portando avanti gli stessi valori di tradizione. Perché la scelta di Zini di andare a TuttoFood?

Risponde Arianna Errante, Direttore Marketing di Zini. «TuttoFood per noi rappresenta sempre una piacevole opportunità di incontro e un costruttivo momento di confronto. La partecipazione a questa edizione 2023 è l’occasione per raccontare ai nostri clienti e partner quello che abbiamo fatto durante l’anno e quali sono i progetti per il futuro. Abbiamo idealmente suddiviso lo stand in tre aree tematiche, in cui esponiamo i tre argomenti che il Pastificio maggiormente ha a cuore: l’innovazione di prodotto, la sostenibilità, l’attenzione per le materie prime.

Iniziamo dall’innovazione.

Cogliamo l’occasione di TuttoFood per presentare il nostro nuovo progetto: gli gnocchetti di legumi. Realizzato in collaborazione con l’Università Studi di Milano. Nessuno aveva ancora pensato di fare la pasta fresca con le proteine vegetali, adatta quindi anche ai vegani. Sono proposti in tre varianti: ceci, piselli e lenticchie rosse. E hanno un’etichetta cortissima: farina di legumi non trattata, acqua e un pizzico di sale. Pensiamo che questa novità possa stravolgere il mercato, soprattutto in quella GDO dove si fa fatica ad entrare. Tra l’altro, è un prodotto senza glutine ed è ricco di fibre, proteine, vitamine, sali minerali. Un prodotto oltretutto molto versatile a tavola perché può essere servito come primo piatto, ma anche come contorno o snack».

Un prodotto che nasce principalmente per la GDO e non per la ristorazione?  «Questo è ciò che pensiamo noi vedendo l’evoluzione dei trend. Non è escluso che anche il mondo della ristorazione possa andare su questa offerta. In GDO, ci presenteremo con nostro marchio e con un bel packaging, in carta non compostabile, da 400 grammi circa, che dovrebbe essere pronto a settembre.

Zini risponde anche alle richieste di sostenibilità. «Per Zini la sostenibilità è a 360 gradi: inizia sui campi e finisce a tavola. Infatti, non solo tutto il processo produttivo è sostenibile, grazie all’utilizzo di materie prime il più possibile a km 0, agli investimenti di efficientamento energetico, all’utilizzo di packaging riciclabili. Ma anche in fase di rigenerazione i consumatori possono risparmiare acqua ed energia, in quanto bastano mediamente due minuti in padella per preparare i nostri prodotti.».

Quali sono le altre due aree presentate a TuttoFood? «Una seconda area tematica è dedicata alle materie prime, con una particolare attenzione per il grano duro (materia prima per eccellenza per Zini) proveniente esclusivamente da Umbria e Toscana. Zini ha infatti recentemente stipulato un accordo con il suo storico fornitore Molitoria Umbra che prevede un patto per la fornitura triennale di grano di filiera. Le due aziende si sono reciprocamente impegnate con l’intento di trovare non solo una soluzione per fronteggiare la questione degli aumenti dei prezzi delle materie prime, ma anche per garantire una giusta remunerazione per i coltivatori diretti. Hanno fatto un accordo triennale per bloccare il prezzo di acquisto della semola di grano duro italiana trovando così una strada sostenibile per tutta la filiera.

Infine, nella terza area tematica, viene trattato l’importante tema dei progetti di sostenibilità, che Zini racconta nel suo terzo Bilancio di sostenibilità ambientale e sociale, recentemente presentato agli stakeholder e alla stampa e disponibile presso lo stand».

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Citati in questo articolo:
Euride Zini, Arianna Errante, Laura Giorgetti, Tuttofood, Zini