Piatti pronti: la ricetta del successo

Nei primi sei mesi del 2025 il mercato dei piatti pronti in Italia ha mostrato un andamento positivo sia a valore che a volume: un fatturato di 331,2 milioni di euro, con un incremento annuo dell’8,1% a parità di periodo, con volumi venduti di 43,3 milioni di kg, in crescita del 5,6% (dati Circana). L’incremento più marcato a valore suggerisce una spinta verso prodotti di qualità superiore o referenze con maggior contenuto percepito. Il settore ha grandi margini di crescita in Gdo, che si evidenziano dal confronto fra le vendite di piatti pronti nel canale rispetto al foodservice, non solo nel nostro Paese, ma anche nelle principali nazioni europee: l’Italia registra una quota in Gdo del 3,5%, inferiore alla media Ue (5,5%) e significativamente al di sotto di Francia (6,8%), Uk (6,6%) e Germania (5,8%). Infine, secondo l’Istituto Italiano Alimenti Surgelati, nel 2024 sono risultati in leggero calo (-0,5%) i consumi di piatti pronti surgelati in Italia, anche se rispetto al 2023 (-1,3%) il declino sembra rallentare. Per catturare il consumatore la diversificazione è diventata la parola d’ordine di questo settore: piatti etnici e rivisitazione in chiave moderna di ricette tradizionali attualmente sono i trend vincenti.