Largo Consumo 12/2025 - Approfondimento - pagina 38 - 2 pagine - Paola Piovesana
Le proteine vegetali si fanno largo
Sostitutivi della carne a base vegetale: agli italiani piacciono solo se sanno di semplice, e il target da conquistare oggi è quello dei curiosi, nel mirino anche di testimonial e influencer sui social, per conquistarne l’attenzione. Il diffondersi di prodotti plant based a livello globale insegue le nuove abitudini di consumo, specie di millennials e gen Z, che vanno verso il salutismo o scelte più etiche, sia lato ambiente che tutela degli animali. La categoria carne ha visto il proliferare in Gdo di assortimenti alternativi, con i pronti – come i simil salumi – o i prodotti da cuocere, come hamburger, spezzatini e polpette. Tutto frutto di molta innovazione di processo, per rendere il gusto simile alla carne “vera”, e accattivante anche per consistenza e aspetto. Il fenomeno, oltreoceano, sembra vivere un calo (del 20% secondo lo studio Taste of the Industry 2025 di Nectar), per prezzo e ricerca di semplicità e salutismo, mentre in Italia l’interesse sembra essere ancora vivace. Per sostitutivi della carne si intendono i preparati realizzati con soia, piselli, funghi, tofu, tempeh e seitan, ma anche legumi, patate, riso, avena, frutta secca e anche alghe (e grilli). La carne coltivata in laboratorio è esclusa da questa analisi.