Reputation Economy 2025 - Approfondimento - pagina 58 - 4 pagine - Alessandra Apicella
I mari, ecosistemi preziosi sotto pressione
Il mare è l’ecosistema più vasto del pianeta, per questo è importante continuare a monitorare il suo stato di salute. Gli oceani contengono il 97% di tutta la nostra acqua e l’80% di tutte le forme di vita. Il Mediterraneo, poi, con una superficie pari a circa l’uno per cento di quella di tutti gli oceani, ospita oltre 17.000 specie, circa il 18% della biodiversità marina mondiale, ed è caratterizzato da una percentuale elevatissima di endemismi (tra il 20% e il 30% del totale). Tutte queste specie sono alla base della capacità di un ecosistema marino di fornire servizi e benefici per le comunità umane: cibo, medicine, materiali da costruzione, energia, limitazione dell’erosione costiera, mitigazione del cambiamento climatico. Negli ultimi anni questa consapevolezza ha alimentato il concetto di “blue economy”, un’economia con grandi potenzialità ma che di fatto è ostacolata da fenomeni pervasivi: inquinamento visibile (plastica e I fuoriuscite di petrolio), inquinamento invisibile (microplastiche, rumore sottomarino, sostanze chimiche e nutrienti), sovrasfruttamento delle risorse. Per questo l’Unione Europea ha definito una strategia per una blue economy sostenibile che punta sull’innovazione e sulla cooperazione tra i vari attori e Stati per riuscire ad avere un’economica efficiente, a basso impatto ambientale ed energetico, funzionale anche al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal 2050.