23/01/2023
01/2023 - Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Redazione di Largo Consumo
MARCA 2023

Export, turismo e fuoricasa consolidano il mondo del vino

Export, turismo e fuoricasa consolidano il mondo del vino

"MARCA resta il momento strategico per il mondo della Gdo, un'occasione di confronto della Distribuzione con i suoi partner, per valutare le condizioni dei rinnovi contrattuali, per conoscere le novità del settore, per mettere a fuoco i trend e gli scenari futuri".

Francesca Benini Sales & Marketing Director di Cantine Riunite Civ da MARCA 2023 fa il punto sul mondo del vino, confermando l'effervescenza di un settore che, specie all'estero, è uno degli emblemi del made in Italy e un comparto che resta tra i più importanti per l'agroalimentare.

"Nello scenario attuale, anche il vino ha subito forti disagi per i rincari energetici e la carenza di forniture, sul vetro oggi, sul cartone prima o altro materiale di confezionamento, ma ha cercato di reagire, senza portare ricadute sui listini.

Questo, anche perchè dopo tre momenti di difficoltà del mercato già vissuti nel 2022 verificatisi a gennaio, aprile e settembre, si pensava che i rincari sarebbero rientrati, ma poi non è andata così".

L'estate però ha portato numeri incoraggianti: "Frizzanti, bianchi e spumanti hanno dato ottimi riscontri, - conferma Benini - poi è arrivata la nuova vendemmia, e anche le festività natalizie hanno registrato vendite positive.

Cantine Riunite & CIV, la holding che controlla Gruppo Italiano Vini ha sviluppato nel 2022 un fatturato consolidato di circa 650 mln€.

Come holding, il fatturato si divide per il 50% sul mercato nazionale (80% canale moderno e 20% horeca) e 50% estero, realizzando nel 2022 140 mln di bottiglie".

Le previsioni, come sentito anche a Marca per altri settori, inducono alla prudenza: "Analizzando il mercato del vino in Gdo per il 2023, - continua infatti Benini - vediamo per l'Italia una situazione tutta in divenire, da monitorare, e per l'estero ancora diverse trattative in atto con distributori e importatori.

Circa il trend dei consumi, da ultime analisi, si pensava che il fuoricasa avrebbe avuto una contrazione a causa della situazione inflattiva, dopo un’estate estremamente positiva, grazie anche al clima favorevole fino a fine ottobre e alla spinta propulsiva del turismo internazionale.

In realtà anche i dati del solo mese di dicembre evidenziato un incremento dei consumi del 22% e, nel comporto del vino, la cui quota di mercato nel mese delle festività è intorno al 20%, la crescita è stata del 16%, trainata ancora una volta dalle bollicine".

Come si comporta il consumatore oggi?

"E' sicuramente più prudente nelle spese e più attento nel taglio del superfluo, ma dà maggiore priorità alla salute e al piacere.

Come conferma un’analisi di Tradelab, nel 2023 potrebbe cambiare il mix di consumo e la frequentazione dei locali, ma il consumo fuori casa continuerà a rappresentare una distintività tipicamente italiana, legata alla nostra cultura e alle nostre abitudini.

A livello internazionale alcuni studi dimostrano che il target giovane è maggiormente propenso a un consumo di vino di qualità, verso una fascia premium, in un trend “less, but better”.

Sul fronte export, gli spumanti hanno trainato il mercato con un forte exploit delle bollicine proprio sotto le feste.

Spunti per far crescere ancora il comparto?

"Attenzione alla sostenibilità, non solo green, ma come propensione di un brand alla tutela della comunità.

Nel vino questo rappresenta un’opportunità per raccontare il territorio, la filiera e la cultura che caratterizzano ogni specifico prodotto.