- Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Viviana Persiani
Dall’olio evo, alla pasta, Casa Milo strizza l’occhio al consumatore moderno
La storia del Gruppo Milo S.p.A. inizia nel 1870, a Bitonto, producendo olio extravergine di oliva. Generazione dopo generazione, l’azienda è cresciuta, innovandosi e rinnovandosi, fino alla svolta del 1994, quando ha deciso di convertire la produzione dedicandola interamente a pasta e prodotti da forno. Forti delle proprie radici, ma con uno sguardo sempre attento al mercato, con una produzione divisa in tre unità site nella provincia di Bari: uno stabilimento a Palombaio per la lavorazione della pasta fresca e due a Palo del Colle, dedicati alla pasta secca e ai prodotti da forno, per una superficie totale di oltre 20.000 mq, con 160 tra dipendenti e collaboratori.
A TuttoFood Milano, la kermesse specializzata per Food & Beverage, il Gruppo ha presentato le sue novità a marchio Casa Milo, per bocca di Giovanni Milo, Supply Chain manager, che segue anche l’estero. «TuttoFood è un appuntamento per noi tradizionale, per tutto quello che rappresenta, anche se, facendo un bilancio dei primi due giorni, la vediamo meno accesa rispetto ad altri anni, anche se noi abbiamo i nostri appuntamenti stabiliti. Certo, non aiuta, da quest’anno, la gestione unilaterale dell’agenda, dove solo il buyer può chiederti di incontrarti, mentre il fornitore non lo può fare. Il bilancio però è di tanti buyer stranieri, soprattutto europei, mentre gli orientali sono pochi.
Nel 1994, abbiamo deciso di dedicarci a pasta e prodotti da forno, prima generazione della famiglia a dedicarsi a questi prodotti. Siamo quattro fratelli: Giuseppe è il CEO, io sono Supply Chain Manager e seguo con lui l’export, Marida è la Direttrice Commerciale Italia e Saverio che è il Direttore Acquisti. In azienda con noi c’è sempre nostro padre che riveste la carica di presidente e a 89 anni continua ad essere il nostro faro.
La produzione si completa poi con la linea degli gnocchi e dei condimenti, sia come accompagnamento per i prodotti da forno sia come sughi e salse per primi piatti.
Nella GDO siamo presenti sia con il nostro marchio, Casa Milo, sia con prodotti a marchio del distributore. Il nostro fatturato è composto per il 53% dall’export: gli Stati Uniti sono il Paese più performante, ma anche l’Europa ci sta dando importanti soddisfazioni. Puntiamo a raggiungere un fatturato di 50 milioni di euro entro il 2026.
Anche noi siamo stati colpiti dalla situazione in USA ma essendo il nostro un prodotto premium e avendo relazioni di lunga durata e grande fiducia con i nostri buyer americano, al momento i dazi ci preoccupano relativamente. Esportiamo principalmente pasta, ma anche prodotti da forno e condimenti. Inoltre, abbiamo sviluppato la pasta “frozen to fresh”: si tratta di pasta congelata con una shelf life di un anno che, una volta scongelata, si conserva fresca per 50 giorni. È un prodotto pensato esclusivamente per le lunghe distanze.
Come novità, a TuttoFood presentiamo Centoventicinque, la nostra pasta fresca monoporzione da 125 grammi, un formato pensato per le nuove realtà familiari: single, coppie senza figli e famiglie attente a non sprecare cibo. È già sul mercato e ha ricevuto un riscontro molto positivo, con richieste anche dall’Europa.
Per quanto riguarda i prodotti da forno, stiamo lanciando delle bruschette più sottili e croccanti, particolarmente apprezzate dal mercato europeo.»
Casa Milo è un tutt’uno anche con territorio nel quale lavora e lo fa nel segno della sostenibilità. «Sottolineo che abbiamo installato un impianto fotovoltaico per il recupero dell’energia solare e abbiamo annunciato un investimento di 10 milioni di euro, da realizzare nel prossimo triennio, per l’efficientamento energetico, sempre in un’ottica green per il nostro territorio e per il pianeta. Del resto, per il nostro marchio continuiamo a puntare sulla filiera 100% Puglia, tracciabile in ogni fase produttiva e supportata da diverse certificazioni».