- Notizia breve - Redazione di Largo Consumo
Cresce l’export di conserve di pomodoro
L’ANICAV, Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali, in occasione della seconda edizione della Giornata Nazionale del Made in Italy, ha fatto il punto sulle esportazioni di conserve di pomodoro. Ebbene, nel 2024, l’export di tutti i derivati del pomodoro ha registrato una buona crescita, sia in volumi, sia in valore, con aumenti rispettivamente del 6,5% e del 3,8% rispetto al 2023, per un totale di 3 miliardi di euro. Si tratta di oltre 2,2 miliardi di tonnellate di conserve, di cui la maggior parte, oltre il 64%, è rappresentato da pelati, polpa e pomodorini. Quota minore per la passata di pomodoro che, mentre nel mercato interno è regina dei consumi, si assesta al 21%. Per quanto riguarda le destinazioni, in testa Germania, Regno Unito e Francia. Gli Stati Uniti rappresentano il primo mercato per l’export extra-europeo, con una quota del 15%.
«I dati sulle esportazioni non lasciano spazio a dubbi: le nostre conserve di pomodoro sono apprezzate in tutto il mondo per l’elevata qualità della materia prima coltivata dai nostri agricoltori, per la quale continuiamo a pagare il prezzo più alto al mondo, che la nostra industri trasforma garantendo elevati livelli qualitativi e di sicurezza difficilmente replicabili dai nostri competitors, confermandosi come un’assoluta eccellenza del Made in Italy nel mondo- commenta Marco Serafini, Presidente di ANICAV-. Le politiche economiche dell’amministrazione Trump hanno destabilizzato il mondo intero e anche il nostro comparto. Il mercato statunitense è per noi strategico e in forte crescita. L’introduzione dei nuovi dazi, che porterebbero il prelievo doganale complessivo fino al 32,5%, rischia di compromettere questa posizione e di incoraggiare fenomeni di italian sounding, che proprio in America spopolano. Non possiamo più comprimere i margini: siamo già al limite. L’auspicio è che la sospensione di 90 giorni possa lasciare spazio a una trattativa prudente ma ferma da parte dell’Unione Europea».