09/2024 - Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Redazione di Largo Consumo
Bonduelle Italia si rafforza con IV gamma e piatti pronti
Le insalate in busta sono il fiore all'occhiello della produzione di Bonduelle Italia, e le recenti decisioni per le dismissioni in Francia e Germania dei locali siti produttivi restano confermati al di fuori dei confini del Bel Paese, dove anzi, il mercato sembra restituire malgrado il periodo numeri rassicuranti e, per ciotole e piatti pronti anche ottimi risultati.
“Insalate e piatti freschi sono un business strategico per Bonduelle Italia, l’unica azienda verticale nel vegetale. - conferma infatti Federico Odella, Amministratore delegato dalla sede di San Paolo D'argon (BG), che con quella di Battipaglia (SA) gestisce tutta la produzione dei freschi per il mercato italiano. - I consumi delle referenze di IV gamma sono stabili e, anzi, nel periodo estivo, per le insalate in busta abbiamo registrato un aumento delle vendite.
Le Insalatone Benessere e le Pastallegre - aggiunge - hanno ottenuto una grande risposta dai consumatori: lanciate a maggio, hanno già raggiunto rispettivamente il 5,5% e il 6,1% di quota di mercato e crescita a volume a doppia cifra”.
In un momento in cui l’inflazione rimane alta e i consumi di frutta e verdura sono attentamente soppesati dal consumatore, il prodotto ad alto contenuto di servizio resta molto gradito.
Secondo recenti rilevamenti, il brand Bonduelle, con i suoi prodotti conservati, freschi o surgelati, rappresenta per gli italiani un'abituale presenza nel carrello della spesa tanto da vantare il 15% di quota stabile per le insalate e un posizionamento da leader con il mais, ma soprattutto con una penetrazione del 55% tra le famiglie.
In pratica oltre una famiglia su due ha in casa un prodotto Bonduelle.
Il sito di San Paolo D'argon (BG) è il più grande in Europa e il più innovativo; con una superficie di oltre 22mila metri quadri lavora su due turni su 11 linee che si sdoppiano per confezionare le proposte plurivarietali e i pronti, impiega circa 200 persone per una produzione fino a 134 milioni di confezioni l’anno puntando su sicurezza, innovazione, sostenibilità, tracciamento minuzioso della filiera e soprattutto qualità.
Filiera sicura e tracciata
Nel 2023 Bonduelle Italia è diventata un’azienda B Corp, dimostrando il suo impegno per la sostenibilità e la responsabilità aziendale agendo secondo tre temi cardine ossia Pianeta, Alimentazione e Persone, che condivide con tutti i suoi stakeholder.
La filiera, infatti, certificata e a corto raggio, è un vero pilastro e OP Oasi è il fornitore principale di Bonduelle Italia per la IV gamma. Rappresenta 45 aziende agricole pluricertificate con 465 ettari di serre e 625 di campi aperti in 10 Regioni italiane producendo 46mila tonnellate annue di insalata, anche bio.
Fra queste, c'è La Vallere della famiglia Salera, poco lontana dallo stabilimento lombardo, che con i suoi 33 ettari (altri 15 in espansione) coltivati in serra con circa 50 varietà di insalata è il più importante produttore di baby leaf.
Serre di ultima generazione, macchinari (100% elettrici in campo), tecnologie che lavorano nel massimo rispetto del prodotto e tecniche di raccolta e conservazione all'avanguardia che coniugano precisione, sicurezza e velocità garantiscono una fornitura costante e di prima qualità, per portare ogni giorno sugli scaffali della grande distribuzione un prodotto sicuro.
Grazie al vacuum cooler per esempio, la temperatura della materia prima appena raccolta viene portata a 4 gradi in soli 20 minuti per poi partire per lo stabilimento di Bonduelle dove verrà lavata e confezionata in un tempo simile.
Cura e precisione che Nicola Salera, titolare con il fratello Angelo dell'azienda agricola fondata dal padre con i cereali, racconta con orgoglio e trasparenza, sottolineando
"Quanto sia importante che il consumatore percepisca tutto questo, perchè dalla semina al piatto il prodotto è sempre attentamente monitorato".
"La sicurezza alimentare e il contenimento dei rischi sono un imperativo in ogni fase della lavorazione. - sottolinea quindi Stefania Grazianetti, Direttore qualità e Csr manager Bonduelle Italia – Grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate e ad elevata automazione, tutti gli ambienti che corrispondono alle diverse fasi della lavorazione sono separati e attentamente monitorati per temperatura, efficienza e movimentazione per evitare cross contaminazioni fra gli alimenti, con selezionatrici ottiche per rilevare difetti o corpi estranei e tre cicli di lavaggio.
Il ciclo di vita del prodotto e della lavorazione, dal campo alla busta, dura al massimo meno di 24 ore, durante le quali il prodotto è costantemente sotto controllo”.
Da novembre, le referenze Bonduelle saranno presenti sugli scaffali con il nuovo packaging e la nuova visual identity (annunciati la scorsa primavera); obiettivo raccontare ancora meglio il tema del prodotto vegetale come veicolo di salute e benessere, mantenere le quote di mercato nelle insalate e crescere nei ready to eat.