Sulla distribuzione impatta l’effetto enoteca

Nel primo trimestre del 2023 si è prolungato il trend negativo delle vendite di vini e spumanti, nella distribuzione moderna, che ha caratterizzato il 2022, ma la recente tendenza a una progressiva diminuzione dell’inflazione fa sperare in una ripresa nella seconda parte dell’anno. In realtà il vino è uno dei settori che ha subìto meno l’inflazione: almeno rispetto al largo consumo confezionato, che ha visto crescere i prezzi al pubblico di 12-13 punti percentuali, il vino si assesta su incrementi dell’8-9%. I vini fermi rossi sono il segmento in maggiore difficoltà, eccezion fatta per il segmento premium, così come lo champagne, a causa della carenza di prodotto già rilevata da fine 2022. Le vendite di prosecco risultano stazionarie, ma sono vittima di forti tensioni tra i distributori e i produttori che chiedono aumenti fino a 40-45 centesimi a bottiglia per i noti problemi del costo dell’energia e del reperimento del vetro (anche se oggi sembrano rientrati).