07/03/2024
03/2024 - Notizia breve - Paola Piovesana
CIBUS LAB

Olio evo troppo caro, calano i consumi

Olio evo troppo caro, calano i consumi

I dati dell’Istituto Piepoli che saranno presentati domani 8 marzo a  Cibus Lab a Bitonto con GDO e produttori del settore confermano : un consumatore di olio su 3 ha ridotto il consumo di olio.

La crisi dell’olio spagnolo ha contribuito a raddoppiare i prezzi a scaffale e rischia di allontanare ancor più i consumatori, cambiando le abitudini alimentari a favore di grassi vegetali più economici. 

Di fatto, si sta consumando la profonda crisi di uno dei prodotti simbolo del made in Italy.

Il seminario "Olio di Oliva al cambio epocale, come cambiano le relazioni tra produzione, retailer e consumatore" ha coinvolto Unifol (Unione delle Famiglie Olearie), con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna.

Sbalzi di prezzo e crisi climatica recenti  hanno portato  oggi ad un vero tsunami nel comparto.

Secondo lo studio Piepoli, infatti, l’aumento del prezzo da 4 a 9 euro a bottiglia ha cambiato le abitudini d’acquisto di circa il 30% dei consumatori: in particolare il 47% ha diminuito acquisto e consumo del 30% e il 40% lo ha dimezzato; e il 45% ha cambiato le proprie abitudini alimentari, utilizzando per la cottura e il condimento olio di semi (o economici).

La ricerca di Piepoli evidenzia che quasi il 50% degli intervistati individua il prezzo giusto per una buona bottiglia di olio extravergine italiano in 7 euro. 

Una fuga dall’olio che, già nei prossimi anni, potrebbe portare a ridurre i consumi del 40%.

Numeri che spingono il sistema produttivo a considerare l’idea di trasformare l’olio d’oliva in un prodotto stagionale, al pari di altri prodotti dell’ortofrutta. 

Insieme agli enti organizzatori e ad istituti di ricerca, ci saranno i principali rappresentati delle maggiori imprese del settore e i manager delle principali imprese della grande distribuzione italiana.