Largo Consumo 6/2025 - Approfondimento - pagina 109 - 1 pagina - Redazione di Largo Consumo
Nanoplastiche, un nemico invisibile
La produzione globale di plastica è cresciuta in modo esponenziale negli ultimi cinquant’anni, passando da 45 milioni di tonnellate nel 1975 a una stima di 450 milioni di tonnellate per quest’anno. Ogni anno, circa metà della plastica prodotta - pari a 220 milioni di tonnellate nel 2024, equivalenti a 28 chilogrammi per abitante - finisce tra i rifiuti; di questi, meno del 10% viene riciclato, mentre un preoccupante 30%, ossia 70 milioni di tonnellate, si disperde nell’ambiente, aggravando la crisi ecologica globale. Morale, siamo sommersi di plastica. Non a caso, sembra che gli scienziati trovino questo materiale ovunque lo vadano a cercare: dal fondo della Fossa delle Marianne, ai ghiacci dell’Antartide, fino alla cima del monte Everest. Persino gli studi condotti sugli organismi ne hanno mostrato l’onnipresenza e minuscole particelle di plastica sono state trovate anche in esseri umani viventi in zone dove non erano mai state rinvenute: come sangue e polmoni. Tali minuscole particelle sono state denominate “microplastiche”.