28/03/2023
Largo Consumo 3/2023 - Notizia breve di comunicazione d'Impresa - pagina 120 - 2/3 di pagina - Redazione di Largo Consumo
Focus

Melinda: celle ipogee e autoproduzione solare contro il caro energia

Melinda: celle ipogee e autoproduzione solare contro il caro energia

Tecnologia e soluzioni “naturali”: sono queste le risposte messe in campo nel 2023 da Melinda per far fronte al caro energia. Dopo l’adozione delle celle ipogee per la conservazione delle mele e l’installazione di impianti fotovoltaici sulle coperture di tutti gli stabilimenti, l’azienda ha confermato infatti ulteriori investimenti nelle strategie sostenibili e nelle iniziative di tutela del territorio. Un insieme di azioni che puntano a consolidare i risultati concreti già ottenuti nella riduzione dei costi associati ai consumi energetici.

CELLE IPOGEE NELLA EX MINIERA

Vere e proprie strutture per la frigoconservazione, le celle ipogee, ovvero sotterranee, si collocano nei 15 chilometri di gallerie della miniera di dolomia Rio Maggiore. Queste stanze naturali, protette dalla roccia a 300 metri di profondità, ospitano le mele in un ambiente asciutto e controllato mantenendone intatte le caratteristiche per diversi mesi. Qui, la bassa temperatura, stabilizzata a 1°C, e la ridotta concentrazione di ossigeno, ferma all’1%, consentono di rallentare la respirazione dei frutti preservandoli più a lungo.

IL 30% IN MENO DI ENERGIA

E non è tutto. Le condizioni di partenza dell’ambiente, inclusa l’impermeabilità della roccia, permettono inoltre di impiegare un quantitativo ridotto di energia: circa il 30% in meno dell’ammontare richiesto dalla tradizionale conservazione nei magazzini di superficie. L’impatto positivo del risparmio energetico sull’intera attività di stoccaggio è destinato a crescere con il previsto incremento della capienza. Oggi le celle ipogee ospitano circa 30mila tonnellate di mele, destinate però a salire fino a quota 40 mila tonnellate entro la fine del 2023 facendo così registrare un aumento della capacità di oltre il 30%.

VANTAGGI A TUTTO TONDO

I vantaggi dell’impiego delle celle sotterranee non si esauriscono solo con il taglio dei costi. Determinante, infatti, è anche la riduzione dell’impatto ambientale e climatico a fronte del calo delle emissioni di CO2, dell’importante risparmio idrico nel raffreddamento dei compressori e dell’eliminazione dei pannelli coibentanti, tipicamente complessi da smaltire. La possibilità di conservare le mele in profondità, infine, libera spazio in superficie a beneficio del paesaggio e dell’estensione delle coltivazioni.

FOTOVOLTAICO POTENZIATO

Sul fronte energetico Melinda è impegnata inoltre dell’espansione della sua autoproduzione. Il Consorzio si basa da tempo, infatti, su una fornitura 100% rinnovabile grazie all’energia idroelettrica e a quella fotovoltaica. Quest’ultima è prodotta direttamente dai pannelli solari installati tra il 2008 e il 2011 sui tetti degli impianti di conservazione e lavorazione con un investimento di oltre 10 milioni di euro. Il nuovo progetto punta a garantire all’azienda il sostanziale raddoppio della capacità produttiva generando 4,84 milioni di Kwh aggiuntivi contro i 4,82 attuali.

VISIONE STRATEGICA E SOSTENIBILE

L’atteso aumento della capienza delle celle ipogee, che consentirà di ridurre l’impiego totale di energia, rappresenta un esempio virtuoso per il territorio trentino e per l’Italia da parte di un’importante azienda che ha saputo affrontare in modo originale e lungimirante un problema concreto che interessa, tra gli altri, l’intera filiera agroalimentare italiana. Una scelta vincente, insomma, di fronte alla duplice necessità di fare i conti con la persistente spinta inflazionistica e rispettando al contempo gli obiettivi di sviluppo sostenibile che accomunano l’intero comparto dalla produzione alla trasformazione fino alla distribuzione.

MELINDA
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