La Molisana: programma loyalty con un videogame

Raccontare la filiera e fidelizzare i consumatori con un edugame: La Molisana presenta "Spighy lo spirito tenace", il videogioco che racconta, dal campo al piatto, la pasta e la sua lavorazione all'insegna della qualità senza compromessi.

La Molisana innova, intercetta le tendenze e lancia il suo programma loyalty puntando sul forte potere di ingaggio del gaming per raccontarsi e per fidelizzare il proprio pubblico.

Spighy è il gioco di avventura - accessibile liberamente da ogni device scansionando un qrcode - che porta il pubblico ad affrontare sfide con i più classici dei topic: il supereroe, l'antagonista, le difficoltà, i livelli da superare, in un percorso virtuale pieno di insidie per recuperare il pacchetto di Rigacuore che gli era stato rubato.

I quattro livelli corrispondono infatti alle fasi fondamentali della lavorazione della pasta: il campo, il mulino, il pastificio e la tavola, con la creatività artistica, le immagini, la musica e i colori che caratterizzano un videogioco d'effetto, per catturare attenzione e interesse.

Il gioco, pensato soprattutto per bambini e ragazzi e che vuole esaltare la pasta italiana di qualità raccontandone i benefici e le proprietà, è il momento più accattivante di loverstenaci.com, il sito della community di fedeli consumatori attivato dall'azienda.

Dall'8 aprile al 23 giugno, propone anche un concorso (a cui si partecipa caricando lo scontrino dell'acquisto di due confezioni di pasta) con ricchi premi instant win e altri finali messi a disposizione dall'azienda stessa (come 1000 valigette da cinque chili di pasta limited edition) e da importanti partner, da Disney e Faber Castell ad ASUS, per accontentare grandi e piccoli.

L'azienda è guidata con successo dal 2011 dalla famiglia Ferro; come hanno illustrato Rossella Ferro (rappresentante con Giuseppe, Flavio e Francesco della quarta generazione al timone), Francesca Di Nucci e Flavio Presutti del team Marketing, l'attività vanta oggi una quota di mercato importante a scaffale e numeri davvero eclatanti.

Dal 2011, anni dell'acquisto dello storico pastificio nato nel 1912 a Campobasso ma poi andato in crisi, il fatturato è passato da 23,5 milioni di euro agli attuali 280, con una quota di mercato che da 0,2% è passata al 9,5% portando l'azienda ad essere la quarta in Italia per produzione di pasta di semola e la prima per l'integrale, e una quota di export del 40% in 21 Paesi.

"Da mugnai a pastai, con coraggio e un pizzico di follia e l'innovazione come forma mentis, " ha riconosciuto Rossella Ferro. 

Una startup con 120 anni di storia, una sfida ancora più di valore perchè ha significato mantenere al Sud, dove le inefficienze logistiche date dalla geografia rendono più complesso fare impresa, un'attività molto evoluta e competitiva, con 5 siti produttivi e 300 dipendenti.

Un'eccellenza tricolore che oggi tutti conoscono e apprezzano per la rigorosa selezione delle materie prime (grano duro 100% italiano), e un metodo di lavorazione tradizionale e innovativo al tempo stesso, frutto di continui investimenti.

In questi 13 anni infatti, sono stati spesi oltre 120 milioni in automazione, energie rinnovabili e sostenibilità.

Oltre all'innovazione di processo però, Molisana è stata capace di portare novità anche nell'assortimento, inventando - in un mercato affollato, spesso in promo, ipercompetitivo e popolare come è in Italia quello della pasta - formati che non c'erano come l'ormai celebre Rigacuore, o lo spaghetto quadrato o le farfalle rigate mantenendo sempre un posizionamento premium.

Oggi una nuova sfida, il videogame, con Spighy che accompagna con il gioco il consumatore alla scoperta di uno dei prodotti più quotidiani e tra i più rappresentativi del made in Italy nel mondo.