05/11/2025
- Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Viviana Persiani
La Linea Verde

La Linea Verde scommette su filiera corta, valore e internazionalizzazione

La Linea Verde scommette su filiera corta, valore e internazionalizzazione

Il mercato dei prodotti freschi pronti al consumo continua a evolvere, spinto dalla crescente domanda di soluzioni vegetali, salutari e convenienti. In Italia, il segmento delle zuppe fresche rappresenta ancora una nicchia, con una penetrazione del 26%, rispetto all’87% delle insalate in busta, ma è in forte crescita. A livello globale, il comparto delle insalate pronte vale circa 100 miliardi di euro, mentre il mercato italiano si aggira attorno agli 80 milioni, con segmenti come le insalatone arricchite che registrano tassi di crescita superiori al 15%.

È in questo contesto che si colloca la visione strategica di La Linea Verde, azienda bresciana leader nel mondo del “fresh ready-to-eat”, che continua a investire in innovazione, comunicazione e infrastrutture, portando la filiera italiana anche all’estero, in particolare negli Stati Uniti. Scelta vincente, alla luce del fatturato di 378 milioni di euro, più che triplicato rispetto al 2006, e al consolidamento della propria presenza in 25 Paesi e otto siti produttivi in Europa. Il Gruppo, coerentemente con la strategia di crescita internazionale, ha avviato un nuovo progetto in Canada, attraverso una formula industriale snella basata sul modello del copacker, mentre è già in fase avanzata la realizzazione del primo stabilimento negli Stati Uniti, destinato a rafforzare ulteriormente la capacità produttiva e la prossimità ai mercati nordamericani.

Durante un incontro con stakeholder e media, Matteo Laconi, Direttore Marketing del Gruppo, ha delineato con chiarezza la direzione strategica dell’azienda: «Il nostro obiettivo è presidiare tutta la catena del valore, dal campo alla tavola, per garantire qualità certificata, sicurezza alimentare e sostenibilità. Il dialogo con addetti ai lavori, fornitori e persino competitor è il vero driver di crescita, perché permette una maturazione collettiva del mercato».

Una delle novità più importanti riguarda il piano di espansione industriale negli USA: «Produrremo in Ohio, per essere ancora più vicini ai consumatori americani. Anche in America l’alimentazione vegetale è sempre più vista come un’alternativa credibile alla true food: i consumatori cercano qualcosa di sano, ma che soddisfi il gusto. E noi vogliamo portare loro un prodotto buono, fresco e Fresh4Cast, cioè pensato per il cliente finale con standard italiani». Secondo Laconi, l'innovazione non può prescindere da una promessa di gusto e, a quanto pare, non solo in Italia: «Se una zuppa non dà emozione al terzo cucchiaio, non funziona. Lavoriamo molto su ricette che siano familiari per il consumatore italiano, ma anche capaci di sorprendere, come la "Zuppa alla milanese con zafferano" o la "Scarola, fagioli e carciofi". Usiamo strumenti di analisi avanzati, compresa l’intelligenza artificiale, per capire quali combinazioni hanno più potenziale. La sfida è convertire i non consumatori. Per questo lavoriamo su pack, comunicazione e ingaggio a scaffale per stimolarli».

Sul fronte della comunicazione, La Linea Verde ha adottato un approccio multicanale e verticale, affiancando le reti generaliste a piattaforme digitali come Prime Video, Netflix e YouTube, per intercettare target trasversali. La creatività si affida a contenuti autentici - come l’unboxing spontaneo da parte degli influencer e iniziative ad alto coinvolgimento, come la campagna con i Carota Boys durante l’ATP di Torino. «In un contesto di crescente complessità nei consumi, il nostro obiettivo è rendere la marca facilmente riconoscibile e rilevante. Lavoriamo per semplificare la comunicazione a scaffale e stimolare nuove occasioni di acquisto, mantenendo coerenza visiva e chiarezza informativa - conclude Matteo Laconi. Investiamo su tutti i touchpoint - TV, digital, in-store, packaging - per intercettare pubblici diversi, ma con un unico linguaggio di marca». Il restyling grafico, le nuove zuppe monoporzione e le campagne multicanale vanno tutte nella stessa direzione: «L’obiettivo è ingaggiare nuovi consumatori in modo diretto, distintivo e contemporaneo».

Accanto all’espansione industriale e alla comunicazione, resta centrale il radicamento agricolo. Lo ha ricordato Felice Poli, presidente dell’O.P. Sole e Rugiada, primo anello della filiera produttiva, e rafforzato da Domenico Battagliola, CEO del gruppo:
«Questa associazione di organizzazioni di produttori (AOP) che stiamo creando è fondamentale per ridare dignità economica alla filiera ortofrutticola italiana. Vogliamo garantire un prezzo minimo di vendita che tuteli il valore agricolo, seguendo quanto previsto dal decreto 194 sui dati federali. Il nostro modello è virtuoso: una filiera corta, con agricoltori e trasformatori collegati in tempo reale, uniti da logistica propria e software predittivi per gestire produzione e consumi».

Battagliola ha posto l'accento anche sul rischio di aggressioni esterne: «C'è chi in Europa compra aziende, fa dumping e poi torna a chiedere aiuto quando il sistema locale è a terra. Noi invece vogliamo esportare la nostra filiera corta, portando in America non solo le ricette, ma anche il valore delle eccellenze italiane, dal basilico all’olio. Ogni giorno 35 milioni di spagnoli mangiano le nostre zuppe prodotte in Italia, e presto vorremmo che accadesse lo stesso con 50 milioni di americani».

La Linea Verde consolida il proprio impegno per l’ambiente attraverso azioni strutturate e concrete lungo tutta la filiera. Sul piano energetico, continua l’investimento in fonti rinnovabili, con l’installazione di pannelli solari nei principali siti produttivi, mentre un avanzato sistema di biofiltrazione consente di recuperare l’85% dell’acqua utilizzata nei processi.

Anche la logistica si evolve in chiave green, grazie all’introduzione di mezzi alimentati a biometano per il trasporto di materie prime e prodotti finiti, contribuendo così alla riduzione delle emissioni lungo la supply chain.

Accanto a questi interventi, prende forma una nuova frontiera tecnologica: l’intelligenza artificiale. «Siamo la prima realtà del nostro settore ad applicare l’AI alla previsione dei volumi produttivi», afferma Domenico Battagliola. «L’obiettivo è anticipare la domanda, migliorare l’efficienza e avvicinarci sempre di più allo spreco zero».

 

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Citati in questo articolo:
Prime Video, Matteo Laconi, America, Felice Poli, O.P. Sole e Rugiada, La linea verde, Torino, Netflix, Domenico Battagliola, Youtube, Ai