La cucina italiana si rinnova oltre confine

Un’offerta sempre più personalizzata e meno tradizionale, composta da piccoli pasti da consumare nell’arco della giornata e arricchita dalla componente dell’intrattenimento. All’estero, la cucina italiana, il cui valore si attesta sui 240 miliardi di euro, si sta distinguendo con format sempre più su misura. Lo snacking e il cosiddetto “Eatertainment”, ovvero l’intrattenimento durante le occasioni di consumo, soddisfano le preferenze dei consumatori stranieri. È quanto emerge dall’analisi del Foodservice Market Monitor di Deloitte, che mette in evidenza come Stati Uniti, Germania e Brasile siano i Paesi in cui la cucina italiana riscuote maggiore successo. In particolare, in queste Nazioni la cucina italiana incide in modo significativo sul totale del food service. Da circa un anno, Fipe ha istituito il Coordinamento dei ristoranti italiani all’estero, presieduto da Roberto Costa. L’obiettivo è tutelare l’autenticità e la qualità del Made in Italy, rappresentando così la categoria degli imprenditori impegnati nella diffusione dei prodotti tipici italiani.