29/01/2025
- Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Redazione di Largo Consumo
VISTO A MARCA 2025

Kometa lancia una sfida al consumatore italiano, puntando sulla qualità

Kometa lancia una sfida al consumatore italiano, puntando sulla qualità

Il viaggio imprenditoriale della famiglia Pedranzini, iniziato a Bormio negli anni ‘60 e tutt’oggi dedicato alla produzione della tipica salumeria valtellinese e alle attività lattiero casearie, ha guardato oltre spingendo lo sguardo verso un mercato più globale e, di certo, più europeo.


A Marca, presente con il brand Kometa, ha portato in fiera un’esperienza imprenditoriale di tutto rispetto che Fabio Valle, Chief Commercial Officier, racconta, partendo dalle origini. «
Nel 1994 le famiglie Pedranzini e Ruffini, storicamente esperta in commercio di carne bovina e suina, attratte dalle opportunità offerte dai processi di privatizzazione e dall’elevato potenziale agricolo del Paese, decisero di investire in Ungheria acquisendo un complesso industriale dedicato alla macellazione suina e alla lavorazione di carni suine e avicole nella città di Kaposvár».

L’azienda, che ha scelto di investire in un grosso impianto dove svolge “sotto lo stesso tetto” tutte le operazioni, dalla macellazione fino alla fabbricazione di salumi e di carni, oggi fattura 240 milioni di euro. «La caratteristica distintiva dell’unità produttiva di Kaposvár è che tutte le lavorazioni, dalla macellazione al confezionamento in atmosfera modificata dei salumi affettati, si svolgono “sotto lo stesso tetto”, all’interno di un unico stabilimento produttivo e all’insegna dei più alti standard di igiene e di sicurezza alimentare, con una maggiore garanzia di freschezza del prodotto e un importante contenimento dei costi di logistica» prosegue Fabio Valle.
«Nello stabilimento, subito dopo la macellazione, la carne fresca viene destinata alla vendita o al  processo di produzione dei salumi. In questo modo si accorciano moltissimo i tempi e si assicura la freschezza del prodotto, con una shelf life superiore e un controllo totale della qualità. 

Macelliamo 600mila capi di maiali all’anno e lo scorso anno abbiamo ultimato l’acquisto di un allevamento di maiali che porta un aumento del 15% della produzione. L’obiettivo è salire e integrare verticalmente il controllo della filiera, includendo anche la produzione di cereali e mangimi per l’allevamento. Selezionando la razza e controllando l’alimentazione degli animali, possiamo determinare il profilo gustativo del prodotto finale. Per noi, deve essere sempre il migliore possibile in termini di salubrità e di qualità. Il meglio, nel modo migliore possibile, riducendo anche l’impatto ambientale attraverso la riduzione degli spostamenti logistici».

Non a caso, il claim che accompagna i prodotti Kometa è “Buona vita!”.
«Kometa è un’azienda europea che produce in Ungheria, godendo dei vantaggi dei grandi spazi a disposizione. Tra i nostri mercati, oltre l’Italia e l’Ungheria, si annoverano la Germania, l’Austria e altri Paesi europei. Pur essendo oggi posizionati principalmente in Ungheria, domani potremmo acquistare un salumificio in Italia, senza cambiare la nostra filosofia. Siamo europei con una forte italianità in termini di qualità e di attenzione sul prodotto. Il logo di Kometa con il claim scritto in italiano, sta diventando sempre più riconoscibile. Attraverso il nostro prodotto auguriamo e invitiamo il nostro consumatore ad avere una buona vita, a prendersi cura di se stesso e della sua famiglia, scegliendo salumi che hanno il 30% in meno di sale rispetto ai competitor».

Coerentemente con questo messaggio Kometa da anni supporta concretamente progetti legati al mondo dello sport. «Da 8 anni sponsorizziamo la squadra ciclistica Polti VisitMalta, sulle cui magliette campeggia il nostro brand. Quest’anno saremo anche partner del Giro d’Italia e saremo presenti con stand e attività sia all’arrivo, sia alla partenza delle tappe del Giro».

Un’occasione importante per aumentare la notorietà anche in Italia, dove fino ad oggi il prodotto Kometa è stato sempre disponibile solo al banco taglio, quindi meno riconoscibile, mentre inizierà ora ad essere disponibile anche in vaschetta. «Il prodotto leader sul mercato italiano è senza dubbio il petto di tacchino Giusto, che con il 91% di carne e solo l’1% di grassi è particolarmente indicato per uno stile di vita sano e attivo. Giusto, con il 30% di sale in meno, è senza amidi aggiunti o carragenina, senza glutine, derivati del latte, glutammato e polifosfati aggiunti. Dopo la cottura viene ulteriormente arrostito con rosmarino fino a formare l’inconfondibile crosticina caramellata che gli conferisce un sapore unico».

Valle conclude: «Marca è una fiera che ci permette di fare crescere awareness tra gli operatori anche in Italia. Si tratta di un presidio importante per iniziare l’anno al meglio con l’obiettivo di mantenere il rapporto con la private label. Sta diventando una fiera con espositori di marca importanti dove si incontrano operatori che, magari, fatichiamo a raggiungere e che hanno una certa sensibilità anche alle relazioni di qualità e di alto profilo. Lo scopo è anche intercettare il consumatore. Con la Gdo lavoriamo in Italia con gran parte delle catene con il brand Kometa: il nostro assortimento sarà destinato a crescere e sarà sempre più contraddistinto dal colore verde per comunicare l’identità di marca».