08/08/2023
- Notizia breve - Redazione di Largo Consumo
disturbo

In Italia sta esplodendo il fenomeno della cattiva alimentazione

In Italia sta esplodendo il fenomeno della cattiva alimentazione

Circa 3 milioni. È questo il numero impressionante delle persone in Italia affette da disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA) nel 2023. Ma non è l’unico dato a preoccupare gli esperti perché a patire le conseguenze di questi disturbi egosintonici, infatti, sono perlopiù bambini e adolescenti ancora in età pre-puberale. Se disturbi come l’anoressia e la bulimia erano in passato legati al sesso femminile, oggi non è più così: a soffrire di queste malattie disfunzionali della nutrizione sono soprattutto i maschi fino ai 14 anni, il cui tasso di ricovero - solo tra il 2014 e il 2018 - è aumentato del +110%.

A tracciare un quadro nitido sulla salute e il rapporto degli italiani con il cibo è l’Unicusano che nella sua ultima infografica ne studia il comportamento a tavola. Comportamento che, a leggere i numeri dello studio, è peggiorato durante la pandemia continua ancora oggi a destare preoccupazione. Se nel 2000 i casi conclamati di DNA in Italia si aggiravano intorno ai 300mila, 23 anni dopo la percentuale di nuovi casi è salita del 113%, marchiando lo stesso fenomeno con un numero forte e difficilmente superabile: +900%.

Dall’anoressia al binge eating (ovvero abbuffate di cibo incontrollabili), passando per la bulimia nervosa e l’obesità grave. Ogni patologia riscontrata si porta dietro disagi psicologici e psichiatrici che si traducono in disturbi dell’umore, disturbi ossessivo-compulsivi e disturbi della personalità, portando a popolare, in Italia, reparti di psichiatria, recupero e riabilitazione funzionale e medicina generale.

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