07/10/2025
- Notizia breve - Viviana Persiani
Dazi

I pastai italiani minacciati di dazi Usa al 107%

I pastai italiani minacciati di dazi Usa al 107%

In un articolo del Corriere della Sera del 6 ottobre 2025, a firma di Massimiliano Jattoni Dall’Asén, si legge che La Molisana ha smentito l’ipotesi di uno stabilimento negli Stati Uniti, confermando il ricorso legale contro i maxi-dazi americani che, da gennaio 2026, porterebbero l’imposizione complessiva fino al 106,74% sulla pasta italiana (91,74% anti-dumping +15% già in vigore).

«Intendiamo proseguire l’iter legale così come intrapreso», afferma Giuseppe Ferro, Ad del Gruppo.

Sulla stessa linea Cosimo Rummo, Presidente e Ad dell'omonimo pastificio che, come riporta il Corriere, ha dichiarato: «È una follia: vendiamo 454 grammi a 4,5 euro, dov’è il sottocosto?», dando mandato ai legali negli USA di impugnare la decisione.

Il dossier nasce dall’indagine del Dipartimento del Commercio su presunte pratiche di dumping, sollecitata dai produttori di pasta statunitensi, che lamentavano una vendita sottocosto da parte dei marchi italiani. Nelle risultanze preliminari, è stato attribuito un margine del 91,74% alle aziende campione esaminate, estendendolo a tutti i più noti marchi di pasta italiani. A ciò si somma il 15% sui beni UE, per un mercato, quello statunitense, che vale circa 700 milioni di euro l’anno per i pastai italiani. Nel frattempo Commissione europea e Governo italiano preparano memorie difensive a sostegno del comparto.

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Citati in questo articolo:
Cosimo Rummo, Massimiliano Jattoni Dall’Asén, Dipartimento del Commercio, La Molisana, Commissione europea, Corriere della Sera, Governo Italiano, Giuseppe Ferro