11/09/2025
09/2025 - Notizia breve - Paola Piovesana
TEENAGER E STEREOTIPI

Henkel: tra i giovanissimi vince l'esempio di mamma e papà

Henkel: tra i giovanissimi vince l'esempio di mamma e papà

Sognatori ma concreti, desiderosi di emergere nella professione ma pronti ad affrontare la vita quotidiana "come fanno mamma e papà"; decisi a sconfiggere gender gap, stereotipi e pregiudizi ma badando al sodo, e non propensi a farsi influenzare da modelli effimeri.

Emerge un quadro in parte inatteso e per certi versi più ottimistico quello sui giovanissimi tracciato dall'ultimo Osservatorio Genere e Stereotipi promosso da Henkel Italia in collaborazione con Eumetra.

Presentato il 9 settembre nella sede milanese della multinazionale, ha raccontato l'impegno dell'azienda per intercettare nuovi bisogni e tendenze e rispondere sia con la propria proposta commerciale che con iniziative contro discriminazioni professionali e pregiudizi culturali.

A commentare i dati della ricerca c'erano Mara Panajia, Presidente e Amministratore Delegato di Henkel Italia, Jessica Bizzotto, Research Manager di Eumetra e Giusi Viani, responsabile della comunicazione istituzionale di Henkel Italia.

La ricerca, nata alcuni anni fa per indagare le evoluzioni sociali e disegnare il ritratto del consumatore di domani, dopo aver posto il focus su millennial e Gen Z quest'anno ha messo sotto la lente i comportamenti della Generazione Alpha, ovvero i nati dopo il 2010, insistendo soprattutto sui temi degli stereotipi e della parità di genere che tanto permeano oggi ogni contesto, da quello lavorativo a quello scolastico e relazionale, e quanto riescano a condizionare scelte e prospettive future

L’indagine ha coinvolto 500 ragazzi e ragazze tra i 13 e i 15 anni in un'età delicata, quando cioè si presenta la prima delle grandi scelte della vita: il percorso scolastico secondario, proponendo questionari ma anche focus group online.

Le risposte, genuine e accorate, hanno fatto emergere una distanza tra il percepito degli adulti, che temono la prevalenza di influencer e social nella vita dei ragazzi, e quella dei teenager, più lusingati da una vita reale, "normale" e poco inclini a cedere al fascino di una comunicazione no-gender con simboli e asterischi.

I ragazzi poi, è emerso, hanno come riferimenti prevalenti mamma e papà, ciò che si fa nella vita di tutti i giorni per gestire affetti, economia, figli, incombenze varie e lavoro, e non modelli o valori effimeri o apparentemente vincenti come guru o star del web (solo il 2%).

Restano vividi poi, ancora, i sogni per un futuro gratificante dal punto di vista professionale, senza però negare le oggettive difficoltà ancora a carico della donna nella conciliazione famiglia-lavoro e il permanere di alcune barriere culturali.

La consapevolezza degli ostacoli riconducibili al genere è infatti molto marcata.

Secondo l’Osservatorio, il 28% delle ragazze e solo il 9% dei ragazzi teme di subire discriminazione di genere quando andrà a lavorare, il 31% delle ragazze e solo l’8% dei ragazzi ha paura di ulteriori penalizzazioni se avrà figli.

Il 13% delle ragazze pensa che dovrà sacrificare la sua carriera per la famiglia, mentre solo il 9% dei ragazzi esprime la stessa preoccupazione. I preadolescenti sono molto critici anche sulla narrazione della maschilità.

Il 77% delle ragazze e il 76% dei ragazzi concordano su un’eccessiva sottolineatura della forza, del coraggio e del successo, aspetti che mettono a disagio soprattutto i ragazzi, preoccupati di non riuscire a corrispondere alla rappresentazione prevalente.

"Tanto i maschi quanto le femmine si sentono liberi di sognare in grande, ma le ragazze sanno bene che dovranno impegnarsi molto di più per essere prese sul serio e realizzare i loro progetti”, ha commentato Mara Panajia, Presidente e AD di Henkel Italia".

In azienda, Henkel ha messo in atto progetti concreti per favorire la parità di genere, dall'incremento della presenza femminile in tutte le funzioni e aree dell’azienda, con un 42% di donne nel management medio globale (40% in Italia) alla certificazione per la parità di genere, poi la concessione del congedo parentale neutro con 8 settimane di astensione dal lavoro retribuite al 100%, indipendentemente dal genere e dallo stato famigliare.

A livello globale, sono aumentati del 30% gli uomini e del 35% le donne che hanno usufruito del programma e nel 2024, nell'organico italiano della società, 12 neopapà hanno colto questa opportunità.

Ancora, la flessibilità dell’orario lavorativo e ‘MasterGenitori’, la piattaforma di formazione e supporto per affrontare con serenità le varie fasi di crescita dei figli e favorire il giusto equilibrio tra la casa e l’ufficio.

“Questi risultati - ha concluso Panajia - spronano a proseguire l’Osservatorio per continuare a creare cultura su questi temi, ma soprattutto a fare ancora di più e meglio come azienda perché la parità di genere diventi una realtà e non resti una promessa”.