02/10/2024
Largo Consumo 9/2024 - Approfondimento - pagina 70 - 1 pagina - Valentina Martina
Vacanze

Enoturismo molto frizzante

Enoturismo molto frizzante

Il sempre più evidente fenomeno del cosiddetto “over tourism” che, nell’ultimo paio d’anni, sta investendo le maggiori capitali europee, adattandole ai gusti del turista “tipo”, ha prodotto tra i suoi effetti l’intenzione e la volontà di valorizzare il territorio e le sue ricchezze naturali. L’enoturismo è una pista che si sta profilando una soluzione per appassionati di vino (e non), e che fa vivere l’esperienza del turismo in maniera più consapevole. Una scoperta dei valori del territorio, una preferenza accordata alla natura e soprattutto una scelta opposta a un turismo “mordi e fuggi”, tipico delle città d’arte. In occasione del protocollo d’intesa siglato tra Ismea, che ha visto la partecipazione del Presidente Livio Proietti, e Aite (Associazione italiana turismo enogastronomico), la cui presidente è Roberta Garibaldi, si è ribadita la necessità di considerare l’enoturismo a partire dalle sue variabili quali-quantitative, poiché negli ultimi anni si sta profilando un segmento interessante, non solo per il sistema vitivinicolo nazionale, ma anche come forma di turismo alternativa a quella tradizionale.

Argomenti

Citati in questo articolo:
Proietti Livio, Aite, As­sociazione italiana turismo enogastro­nomico, Organizza­zione mondiale del turismo, Ismea, Oiv, Organizzazione internazionale della Vigna e del Vino, UNWTO, Garibaldi Roberta