29/03/2023
- Notizia breve - Redazione di Largo Consumo
stime

Dati positivi sulla semina 2023 di grano tenero, in calo quello duro

Dati positivi sulla semina 2023 di grano tenero, in calo quello duro

Aumentano i terreni seminati con grano tenero (+6,2%), diminuiscono invece le superfici coltivate con grano duro (-1,6%), ma a preoccupare è la mancanza di acqua che potrebbe danneggiare la produzione in questi mesi cruciali. È il quadro tracciato da CAI – Consorzi Agrari d’Italia - in base alle stime previsionali del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, su dati Istat, sulle semine di cereali autunno-vernini.

I primi dati previsionali sulle semine di grano tenero parlano di 572.175 ettari complessivi con un aumento del 6,2%, pari a 33.404 ettari in più rispetto all’anno precedente, con segni positivi per tutte le aree. Le stime sulle semine di grano duro segnalano invece 1.218.151 ettari, con una riduzione di 19.807 ettari rispetto al 2022 (-1,6%).

Secondo Consorzi Agrari d’Italia, il calo della superficie a grano duro previsto per il 2023 potrebbe essere provvisorio perché dovuto in questa fase al mancato inserimento dei dati completi di semina del Sud Italia, che in diverse aree ha protratto il periodo di semina fino a fine febbraio. In lieve rialzo (+0,2%) le previsioni per l’orzo che interesserà 268.499 ettari.

 Se i dati sulle semine, soprattutto di grano tenero, possono considerarsi positivi, a preoccupare Consorzi Agrari d’Italia è la mancanza di acqua ed il lungo periodo di siccità nelle aree più vocate alla cerealicoltura che potrebbero causare problemi alla produzione.