11/12/2023
- Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Redazione di Largo Consumo
VISTO A MAPIC CANNES 2023

Chuzeat: la app per ristoranti ad alta innovazione

Chuzeat: la app per ristoranti ad alta innovazione

Prenota il tuo ristorante, siediti al tavolo, ordina e riordina, infine paga, tutto in pochi click. E se vuoi, puoi anche lasciare la mancia. 

Chuzeat è la startup ad alto tasso di innovazione già pluripremiata che, utilizzando l'intelligenza artificiale, sta portando una vera novità nel mondo delle app per la ristorazione.

  "L'idea è nata una sera, tra amici, da una esperienza reale: scegliere un locale che offrisse un menù adatto a tutti i commensali, che per scelta o esigenze di salute volessero escludere alcuni alimenti, senza che questo diventasse un limite per organizzare la serata". - illustrano Valentina Berti Co-Founder & CEO ed Emilio Fiorani Sales Director.

La novità più evidente di Chuzeat sta, oltre che nell'utilizzo dell'intelligenza artificiale per proporre piatti in linea con le nostre preferenze, anche nel livello di protezione dei dati di navigazione.

"Abbiamo lasciato agli utenti la massima libertà di cessione dei propri dati, perché possono decidere di accedere da web in anonimato o registrandosi, o da app, che ovviamente restituirà l'esperienza più completa e premiante, ma che non deve essere la strada imposta per utilizzare il servizio".

Organizzata per agevolare il consumatore ed esaltare la sua experience, Chuzeat nei fatti è un progetto B2B, proposto al ristoratore per velocizzare, semplificare ed efficientare il proprio servizio, con molti vantaggi concreti.

"L'ordinazione dei piatti da parte del cliente azzera infatti il rischio di errori del personale, - precisa Berti - perché la comanda nasce al tavolo, tramite smartphone, da un utente identificato da un codice qr univoco e temporaneo. Il cameriere quindi deve "solo" occuparsi del servizio al tavolo; un servizio che quindi potrà essere gestito in maniera più veloce e se necessario anche con meno personale.

Siamo diversi perché le app già presenti sul mercato non usano il machine learning, ma metodi tradizionali.

L'intelligenza artificiale qui scompone il menù, capisce le mie esigenze, affina la ricerca e intanto raccoglie dati per future ricerche, per risposte sempre più mirate".

Il servizio è già rodato, e a Mapic Cannes ha riscosso l'interesse di molti brand.

"Abbiamo già due catene importanti con noi e circa 135mila utilizzatori, di cui il 70% su registrazione e il 30% in anonimo. - aggiunge Fiorani - Questo servizio, che al ristoratore costa di fatto pochi centesimi a transazione, ha già portato vantaggi rilevanti ai loro affari con un incremento del coperto medio di circa il 35%. 

Il risultato è quantificabile in un incremento del 15% dello scontrino medio che ripaga ampiamente l’investimento. Inoltre, il ristorante dalla transazione può raccogliere anche dei feedback dal cliente, in tempo reale e in modalità privata; questi feedback sono informazioni importanti per correggere la proposta velocemente o recuperare un’insoddisfazione prima che il cliente si possa sfogare sui social.

Così il ristoratore può risparmiare ulteriormente evitando il prolungamento di un disservizio altrimenti non rilevato, e magari esplicitato con recensioni pubbliche negative che restano nel tempo".

E' anche possibile, al pagamento, decidere di lasciare una mancia con carta di credito, abitudine più diffusa all'estero forse, ma che in Italia trova spesso ostacoli per l’impossibilità di gestirla correttamente con il pagamento elettronico.

"Con la nostra app - conclude Berti – si può lasciare, e resta tracciata.

È un incentivo al lavoro regolare, è detassata e creerà una relazione più virtuosa tra ristoratore e personale, soprattutto in un momento storico in cui la ristorazione sta perdendo attrattività verso i lavoratori".