- Notizia breve - Redazione di Largo Consumo
Volumi in ripresa di Inter IKEA
Inter IKEA Group chiude il FY25 con ricavi a 26,3 miliardi di euro (vs 26,5 nel FY24) e utile operativo a 1,7 miliardi, in calo del 26%. La società segnala costi di approvvigionamento più elevati nella seconda parte dell’anno, anche per l’effetto dei dazi negli Stati Uniti, che hanno inciso sulla redditività. Le vendite al dettaglio dei retailer IKEA nel mondo toccano 44,6 miliardi (FY24: 45,1 miliardi), ma le quantità vendute tornano a crescere grazie ai ribassi di listino varati nel 2024; i volumi all’ingrosso sono in aumento di circa 6%. «Consideriamo il FY25 un anno stabile sotto il profilo dei risultati. Sono molto orgoglioso di come abbiamo affrontato le molteplici sfide per ottenere un risultato costante in linea con le nostre ambizioni generali, e questo ci pone in una posizione di forza per i prossimi anni», afferma Henrik Elm, CFO di Inter IKEA Group.
Il margine lordo torna su livelli “normali” dopo la riduzione dei prezzi all’ingrosso; le spese operative comparabili restano sostanzialmente stabili, mentre l’aliquota fiscale effettiva sale al 21,3% per la minore redditività della principale società di supply. Il gruppo evidenzia investimenti per assicurare la materia prima (acquisto di 8.000 ettari di foreste in Lettonia) e per aumentare l’uso di legno riciclato nella produzione di pannelli, con l’obiettivo 80% entro il 2030.
Inter IKEA Group ha stabilizzato la sua base di utili dopo diversi anni turbolenti. «Questa è una buona notizia - afferma Henrik Elm. Ci mette in una buona posizione per continuare ad abbassare i prezzi, consentendo a più persone di creare una vita migliore in casa grazie a un’abitazione accessibile».