Storebook rivoluziona la ricerca di spazi commerciali

Ribaltare il concetto tradizionale di ricerca immobiliare, mettendo la domanda al centro. 

Storebook è il portale immobiliare ideato da Masema, realtà dinamica ed evoluta 100% made in Sardegna che, grazie all'utilizzo dell'intelligenza artificiale, sta rivoluzionando il concetto dei servizi per il real estate nel Retail.

A Mapic Cannes ha presentato il suo innovativo concetto di matching tra domanda e offerta immobiliare per il retail.

"Una tecnologia propria, brevettata, basata su un'idea di per sè banale, ma che di fatto non aveva avuto ancora nessuno. - illustra con orgoglio Riccardo Gianino Ceo e socio di maggioranza - Il nostro database, che già conta oltre 15mila immobili in tutta Italia e non solo, non è statico ma anzi, in continuo affinamento, perchè si basa sul machine learning.

Abbiamo mappato tutte le zone d'Italia a destinazione commerciale vacanti  o no, disponibili all'uso o abbandonate, pronte o da ristrutturare o anche i soli terreni.

Siamo in grado di far incontrare gli interessi di tenant e landlord con ricerche raffinate e personalizzate".

Masema, di recente, è stata anche premiata come startup innovativa con il riconoscimento Smart and Start.

"I nostri clienti più interessanti sono i piccoli o medi centri commerciali o l'insegna che cerca la location perfetta oggi più nel centro urbano - continua Gianino - ma siamo un format nuovo e già in evoluzione e non ci poniamo limiti.

Se oggi siamo un B2B puro, dal 2027 pensiamo anche al B2C, al singolo negozio che necessiti di un consulente a servizio completo per trovare il posto giusto per la propria offerta commerciale".

Un servizio ulteriore riguarda poi il mondo del franchising: "Serviamo anche come match tra catene e imprenditori con almeno gia due attività avviate e suggeriamo zone dove aprire magari non considerate prima, per favorire il business di entrambe le parti, affiliante e affiliato.

Una proposta inedita, che ci permette di essere un partner a servizio completo fino al contratto.

E se crediamo nell'affare, entriamo anche in compartecipazione con investimenti diretti".

Si guarda anche oltre confine: "Oggi siamo concentrati principalmente sull'Italia, - aggiunge infine Alessandro Zara, Cmo - ma abbiamo già molte richieste per i brand italiani che aprono all'estero, specie in Inghilterra e Germania".