29/09/2025
- Notizia breve - Viviana Persiani
Report spreco alimentare

Spreco alimentare: calo in Italia, 2030 lontano e UE al ribasso

Spreco alimentare: calo in Italia, 2030 lontano e UE al ribasso

Nell’ambito della 6^ Giornata nazionale di consapevolezza delle perdite e sprechi alimentari, è stato presentato il Cross Country Report dell’Osservatorio Waste Watcher International, con i dati del “Caso Italia”. A dieci anni dall’Agenda 2030 il bilancio sull’Obiettivo 12.3 è netto: l’Italia migliora, ma non abbastanza. Ad agosto 2025 lo spreco domestico medio è 555,8 g a settimana, in calo dai 683 g del 2024 ma lontano dal target 369,7 g entro il 2030. Più prudenti le famiglie con figli (-17%) e i grandi comuni (-9%). Nella lista degli sprechi dominano frutta 22,9 g, verdura 21,5 g e pane 19,5 g. Per Andrea Segrè «Sprecometro facilita cambiamenti duraturi», mentre per il vicedirettore FAO Maurizio Martina «servono investimenti su stoccaggi e catena del freddo».

Il trade ha un ruolo decisivo: combinare previsione della domanda, promozioni anti spreco, etichette chiare sul “da consumarsi preferibilmente entro”, gestione dinamica dei prezzi, donazioni strutturate e filiere del freddo resilienti. KPI su spreco per categoria, quota recuperata e valore ridistribuito aiutano a governare il rischio inflazione e a difendere marginalità e reputazione.

Il quadro regolatorio cambia: il 9 settembre 2025 l’UE ha rivisto la Waste Framework Directive fissando -10% nella trasformazione e −30% pro capite nei consumi finali, meno ambizioso del -50% ONU. Per non rallentare gli investimenti servono standard di misurazione robusti e programmi territoriali. La Generazione Z è un motore antispreco. Sprecometro conta 21.000 utenti e ha tracciato 40 t di cibo sprecato, con impatti ambientali e costi misurabili. Messaggio alla filiera: misurare, prevenire, ri-valorizzare, trasformando la sensibilità in processi, partnership e KPI verificabili lungo tutta la catena.

Argomenti

Citati in questo articolo:
Waste Watcher International, Cross Country Report, Maurizio Martina, Report, Andrea Segrè