Smartphone usati, una risorsa da salvare

Il ricondizionamento degli smartphone usati contribuisce a ridurre la quantità di rifiuti elettronici e a diminuire l’impatto ambientale derivante dall’estrazione e dalla produzione di materie prime. Una pratica virtuosa che promuove l’economia circolare e la sostenibilità dell’industria elettronica con benefici anche per i consumatori finali grazie ai prezzi inferiori degli apparecchi ricondizionati rispetto ai nuovi. Lo rivela uno studio condotto dall’organizzazione di ricerca Fraunhofer Austria Research GmbH per conto di Refurbed, marketplace di prodotti ricondizionati in più rapida crescita nei Paesi di lingua tedesca e attualmente attivo in 12 Paesi europei. Secondo la ricerca i rifiuti elettronici (smartphone, laptot e tablet) rappresentano uno dei flussi in più rapida crescita a livello mondiale. Nel 2022 a livello globale le tonnellate di rifiuti elettronici sono state 62 milioni, equivalenti a 7,8 kg a persona. Si prevede che entro il 2030 saranno 82 milioni.