Largo Consumo 01/2021 - Notizia breve - pagina 3 - 1/4 di pagina - Risi Paola
Pedevilla (Pedevilla): "La crisi pandemica ha apportato importanti modifiche nella modalità di fruire la pausa pranzo"
Commenti dei lettori alla riflessione apparsa sulla copertina del 10/2020
I dati Oricon hanno registrato una perdita di fatturato per l’intero settore della ristorazione collettiva, tra marzo e maggio 2020, pari a circa 800 milioni di euro. Pensando ad un graduale ritorno alla normalità, dei settori scolastico e sanitario, a preoccupare restano le mense aziendali che, anche laddove i lavoratori abbandonino se pure in parte lo smart working, vengono sempre più disertate dai dipendenti che preferiscono consumare brevi lunch a ridosso della propria scrivania. “Non credo che la tendenza di evitare le mense si trasformerà d’ora in avanti in abitudine – ha dichiarato un esponente di primo piano della ristorazione collettiva – perché siamo convinti che quello del pranzo rimarrà sempre, sul posto di lavoro, un momento di socializzazione e benessere condiviso”.
Ma sarà proprio così dopo l’esperienza dello smart working che tanto ha inciso, nel corso della pandemia, sulle abitudini prandiali dei dipendenti aziendali?
Risponde
Alfonso Pedevilla, AD Pedevilla Spa
La crisi pandemica ha apportato importanti modifiche nella modalità di fruire la pausa pranzo da parte dei dipendenti. Una delle più tangibili consiste naturalmente nella tendenza a evitare luoghi chiusi o eccessivamente affollati privilegiando, laddove consentito, gli spazi all’aperto. Le esigenze di socializzazione e condivisione del benessere riaffioreranno sicuramente, ma dovranno per forza di cose conciliarsi con le misure di sicurezza che verranno mantenute fino a quando la situazione non sarà definitivamente risolta.