Pasta Zara esce dal tunnel

Pasta Zara è salva: l’azienda ha infatti concluso positivamente il percorso di composizione negoziata avviato un anno fa, nel mese di luglio 2022, per mettere un argine agli effetti dell’inattesa revoca del concordato preventivo. L’azienda di Riese Pio X (Treviso), fondata nel 1898 dalla famiglia Bragagnolo, ha potuto creare un contesto protetto, nel cui ambito avviare una serie di trattative con i propri creditori, finalizzate a individuare, di comune accordo, la soluzione più idonea al superamento della situazione di squilibrio patrimoniale. Un gruppo di advisor, consulenti e conoscitori della materia ha individuato, quale soluzione ottimale, la conclusione di una serie di atti, dedicati alla ridefinizione dell’esposizione debitoria, successivamente confluiti in un accordo ricognitivo, controfirmato da un esperto indipendente, indicato nella persona di Paolo Bastia, professore ordinario di Economia aziendale presso l’Università degli Studi Alma Mater di Bologna e l’Università Luiss “Guido Carli” di Roma. Lo stesso professor Bastia ha ratificato la validità del piano industriale 2023-2027. L’obiettivo e di confermare i buoni risultati registrati nel corso dell’ultimo anno e consolidare la strategia di sviluppo e innovazione in Italia e all’estero. A riprova della sua vitalità Zara ha lanciato, recentemente, una nuova linea di prodotto premium a marchio “Pastificio Bragagnolo”. Inoltre, verrà anche introdotta un’offerta di sughi e pomodoro.