- Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Redazione di Largo Consumo
New Factor risponde all’aumento della domanda di noci di Romagna
New Factor porta in dote tre generazioni che si sono succedute per costruire una storia di successo. Il nonno Libero con i suoi cereali, il papà Iliano con i suoi semi da foraggio e gli eredi con l’amata frutta secca. Romagnoli che sperimentano, partendo dall’esperienza, come con le Noci di Romagna. A Marca, la fiera del Private Label, abbiamo incontrato Carlo Mangini, consigliere di amministrazione, che ha deleghe per lo sviluppo commerciale e per il marketing.
«Ho sempre creduto nell’importanza di Marca, avendo partecipato a tutte le edizioni. All’inizio, ricordo come le aziende non ci tenessero a comunicare che facevano anche PL, ma l’evoluzione della marca del distributore, con una dimensione del mercato di riferimento che si è enormemente ingrandita, ha fatto cambiare questo atteggiamento.
Di pari passo, infatti, è cresciuta anche la fiera, passando dai due padiglioni iniziali fino a diventare la kermesse che io considero la più efficace in assoluto, in Italia, per chi fa il nostro business. Una manifestazione che reputo “perfetta”, con due giorni a disposizione per incontrare clienti, fornitori e distributori, sempre più incentivati a partecipare, anche con l’obiettivo di ricercare nuove proposte».
Per le aziende, un appuntamento al quale non si può mancare. «Rispetto alla sua nascita, onestamente, non ci avrei scommesso. I prodotti venduti con MDD erano considerati di “qualità inferiore” rispetto a quella del brand. In realtà, non è così e le insegne hanno ritracciato questo percepito del posizionamento della MDD nel tempo. Le aziende che producono PL, infatti, sono cresciute in maniera esponenziale e così i prodotti MDD. Ora, fare private label significa pianificare insieme al distributore, riducendo anche alcuni rischi tipici dell’impresa produttrice. Ed è così che la PL è diventata, a tutti gli effetti, la marca del distributore.
Marca Bologna è, dunque, fondamentale proprio perché offre un’occasione per discutere con i distributori non solo degli aspetti negoziali, ma delle prospettive di sviluppo. Insomma, una fiera delle opportunità».
Perché anche la frutta secca è presente sugli scaffali con MDD.
«La frutta secca, il nostro core business, è cresciuta di importanza negli ultimi decenni, entrando a far parte anche della nostra dieta quotidiana, ingrediente sempre più frequente di una proposta di consumo che contribuisce al nostro benessere. La nostra filiera delle noci di Romagna è figlia di un’intuizione del nostro presidente, Alessandro Annibali che, quasi 30 anni fa, ha investito nel suo territorio, credendo nella produzione e valorizzazione della noce. Il problema, oggi, è la materia prima: alla luce della grande richiesta, se potessimo contare sul triplo della nostra produzione attuale, riusciremmo a venderlo tutto, valorizzando tutti gli attori della filiera. Proprio per questo, stiamo impegnandoci su un progetto che aggreghi altri produttori del territorio romagnolo. Oggi c’è una certa polverizzazione dell’offerta, e se è vero che l’unione fa la forza, unendoci, potremmo avere accesso a circa 2000 tonnellate di noci, pronte ad essere apprezzate dal consumatore finale, che già oggi riconosce ed appressa la qualità dell’offerta”.