08/05/2025
- Notizia breve - Viviana Persiani
consumi

Nel primo trimestre 2025, consumi in frenata

Nel primo trimestre 2025, consumi in frenata

L’Osservatorio consumi Confimprese-Jakala evidenzia un avvio negativo del I° trimestre, per quanto concerne i consumi, con una diminuzione del 2,6% a valore su uguale periodo 2024, che aveva beneficiato del calendario con la Pasqua a fine marzo. Nei settori merceologici si segnala, in particolare, la flessione della ristorazione a -2,6% e altro retail a -6,7%. Risultati meno allarmanti per abbigliamento-accessori che chiude a -0,8%, su cui ha inciso un buon avvio all’inizio di gennaio. Male le high street a -4,6% che potrebbero registrare un tasso di crescita positivo con la Pasqua e i ponti di fine aprile. Più contenuta la flessione dei centri commerciali a -1,8%. I negozi di prossimità confermano gli andamenti negativi dei mesi precedenti a -2,2%.

Quanto alle province si segnalano gli unici andamenti positivi in Liguria con Imperia a +0,7% e Genova in parità a 0,0%. Benevento fanalino di coda a -7,3%.

E’ fisiologica una partenza dell’anno caratterizzata da una flessione dei volumi, ma non è da sottovalutare che gran parte del calo di questi primi tre mesi del 2025 sia da attribuire alla situazione internazionale con una guerra commerciale in atto che non ha precedenti negli ultimi decenni. Per tirare le somme, suggerisce l’Osservatorio, occorre, comunque, aspettare i dati del mese di aprile con la Pasqua e i numerosi ponti festivi, che potrebbero portare a una parziale inversione di tendenza.

«Nel valutare i risultati negativi del I trimestre dell’anno– riflette Mario Maiocchi, direttore centro studi Confimprese – dobbiamo ricordare che il 2024 ha beneficiato di un giorno aggiuntivo di vendita in febbraio e della Pasqua anticipata a marzo con un significativo impatto sui consumi. Il mese di aprile sarà un’utile cartina di tornasole per verificare la solidità o meno dei dati in flessione fin qui registrati, anche alla luce del permanente deterioramento della situazione internazionale. Per il prossimo futuro occorre valutare con attenzione i fattori esogeni come l’arrivo delle temperature primaverili che possono incidere sulle abitudini di consumo degli italiani, soprattutto per abbigliamento-accessori e ristorazione. Potrebbe tornare la voglia del consumo fuori casa e del cambio stagione, fattori positivi per l’andamento dei consumi, anche se preoccupa un possibile rimbalzo inflazionistico».