31/05/2023
- Approfondimento - Redazione di Largo Consumo
MAPIC ITALY 2023

Microlog e l'integrazione di soluzioni sempre più ricercate

Microlog e l'integrazione di soluzioni sempre più ricercate

Microlog da più di trent’anni progetta e produce sistemi di rilevazione, misurazione e fidelizzazione a disposizione di chi lavora con il pubblico. Soluzioni tecnologiche per avere una conoscenza oggettiva dei parametri che sanciscono il successo di una determinata attività. Tra queste il contapersone, il contapassaggi, i sistemi di people tracking, solo per citarne alcune. A Mapic Italy, Matteo Aicardi, Sales and Marketing Director e Claudia Iadarola, Business Development Manager di Microlog hanno illustrato i progetti sui quali l’azienda ha investito, dichiarando inoltre che «Il nostro mercato di riferimento è quello dei retail e dei centri commerciali. Al Mapic abbiamo riscontrato tanto fermento, interesse, richiesta e, soprattutto, voglia di ripartire».

Che progetti state portando avanti e quali sono i vostri driver di sviluppo? «Noi vogliamo dare ai nostri clienti quanti più dati possibile. Oltre al contapersone, che rimane il nostro driver principale, abbiamo l’ambizione di fornire una serie di informazioni relative al comportamento del consumatore all’interno del punto vendita o del centro commerciale». Tecnicamente, come riuscite a fornire questo tipo di informazioni? «Con dei sensori in grado di seguire il consumatore all’interno del punto vendita. Non ci sono problemi di privacy, perché dal sensore esce semplicemente un dato, delle coordinate. Il soggetto rilevato diventa un ID numerico. Grazie a questo possiamo vedere i luoghi che ha visitato, i tempi di sosta, le interazioni con il personale, se ha comprato o meno e altre informazioni utili al gestore. Infine, da qualche tempo abbiamo integrato le nostre soluzioni con sistemi di rilevazione della customer satisfaction, importanti per capire il perché di determinate dinamiche e quindi intervenire in maniera mirata».

Il vostro è un pensiero ottimistico sul mercato, a differenza di quanto affermano altri espositori. «Questo è quanto portiamo a casa dagli incontri con i nostri clienti». Voi riuscite a raccogliere i dati anche di chi non entra nel punto vendita? «Sì, abbiamo messo a punto nuove soluzioni. Il traffico delle vetrine si è sempre valutato, ma noi possiamo dare anche la misura del tempo di osservazione, dell’area di sosta, di che cosa è stato guardato e la profilazione di questi soggetti. Sapere che davanti a un negozio, si sono fermate 100 persone e, di queste, 40-50 sono entrate nel negozio, è un dato importante per conoscere il capture rate della vetrina, ma oggi grazie ad un innovativo sensore siamo anche in grado di sapere quali sono le zone più osservate della vetrina stessa». Qual è la richiesta che fanno, oggi, i retailer? «Ovviamente, la profilazione per loro è fondamentale, così come capire le reazioni del cliente sulla base di azioni da loro fatte. Le nostre rilevazioni, da questo punto di vista, sono fondamentali».