Mars, Twix & Co.: il mercato degli snack raddoppiato in Italia in cinque anni

L’Italia scoprì le barrette Mars nel 1966. Oggi il gruppo conta circa 200 associati e un fatturato di 400 milioni di euro, in un mercato - quello degli snack - che è raddoppiato negli ultimi cinque anni. La multinazionale, fondata 55 anni fa da Frank C. Mars a Tacoma (Stati Uniti), è presente in oltre 80 Paesi e registra un giro d’affari globale di 55 miliardi di dollari, di cui il 40% proveniente dalla divisione snack (Mars, Twix, M&M’s, Be-Kind).

In un’intervista rilasciata a L’Economia del Corriere della Sera, a firma di Valentina Iorio, Marc Carena, presidente per Europa ed Eurasia Centrale di Mars Wrigley (la divisione che gestisce i brand storici del cioccolato, dei confetti e delle gomme da masticare acquisite da Wrigley), ha illustrato la strategia del gruppo. Mars ha investito 1,5 miliardi di euro in Europa negli ultimi cinque anni e prevede di investirne un altro miliardo entro il 2026. L’Europa è oggi la seconda regione per Mars Snacking dopo il Nord America , con una produzione giornaliera di 36 milioni di barrette di cioccolato, 76 milioni di M&M’s e 4 milioni di gelati.

In Italia, pur non avendo stabilimenti produttivi, l’azienda è impegnata sul fronte della sostenibilità ambientale, con una riduzione del 28% delle emissioni di CO₂ in un anno e l’introduzione di oltre 300 veicoli elettrici, che permetteranno un taglio di 20 mila tonnellate di emissioni. Il mercato italiano è il sesto in Europa, con una crescita del 50% in cinque anni.

Tra le nuove sfide di Mars Wrigley spiccano la collaborazione con Kellanova per ampliare l’offerta agli snack salati (come Pringles), l’uso di intelligenza artificiale e realtà aumentata nei 150 mila distributori automatici italiani (+8% in due anni) e la riformulazione nutrizionale dei prodotti per garantire meno di 200 calorie per snack.

Mars conferma infine i propri obiettivi ambientali: ridurre del 50% le emissioni di gas serra entro il 2030 e azzerarle entro il 2050