01/03/2024
03/2024 - Notizia breve - Paola Piovesana
SOSTENIBILITA'

L’impatto ambientale (minore) dell'e-commerce

L’impatto ambientale (minore) dell'e-commerce

L’impatto ambientale degli acquisti online è nettamente inferiore a quello degli acquisti nei negozi fisici, dove lo spostamento del cliente per raggiungere il punto vendita e il mantenimento del negozio generano oltre il 90% delle totale delle emissioni di CO2, contribuendo a una produzione massima di 2,59kg di CO2 per pacco.

I canali di acquisto online, che prevedono anche servizi di consegna come Home Delivery e Punti di Ritiro, risultano invece più sostenibili e possono ridurre fino a 10 volte le emissioni rispetto allo shopping offline, nonostante le rilevazioni per entrambi i canali siano determinate da variabili quali densità di consegna, le soste dei mezzi e le modalità con cui il cliente si reca al punto di ritiro o al locker.

Questi alcuni dei dati presentati in occasione dell’evento Netcomm Focus Payment & Logistics, l’evento dedicato alle evoluzioni di due settori chiave della value chain italiana, durante il quale sono stati analizzati i risultati del report “L’impatto ambientale delle consegne e-commerce".

La ricerca, condotta da Netcomm insieme al Gruppo di ricerca B2c Logistics Center del Politecnico di Milano e sostenuta da FermoPoint, Mdis, MBE, InPost, GelProximity, TYP e Poste Italiane, ha l’obiettivo di indagare l’impatto ambientale delle consegne per l’e-commerce e per gli acquisti tramite il canale fisico.

L’analisi confronta la Carbon Footprint nei tre settori merceologici dell’editoria, della tecnologia, del fashion , nelle zone urbane di Milano, Ferrara e Viterbo-Rieti.

“Anche nell’ambito della logistica, l’eCommerce si conferma un driver per l’evoluzione delle imprese del nostro Paese verso un futuro più sostenibile”, ha commentato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm.

“Oggi l’eCommerce impatta mediamente del 75% in meno rispetto all’acquisto offline in termini di emissioni di CO2.

Dobbiamo, però, prendere in considerazione numerose variabili, come la gestione logistica del trasporto last-mile e le modalità di viaggio del cliente verso il negozio fisico, che impattano ampiamente sulle effettive emissioni.

Dalla ricerca presentata oggi emerge inoltre che la consegna tramite i punti di ritiro è il metodo più virtuoso in ottica di sostenibilità, grazie alla capacità di ridurre la Carbon Footprint fino a 10 volte rispetto al canale offline e fino a tre volte rispetto all’Home Delivery per tutti i settori merceologici analizzati.

Il punto di ritiro non si limita a favorire l’acquisto tramite il canale online, ma incrementa la possibilità di svolgere acquisti offline in modo virtuoso, ottimizzando gli spostamenti verso il punto di ritiro per acquistare prodotti in loco.” conclude.

 Nel processo di acquisto offline, il negozio e il viaggio del cliente sono responsabili della maggior parte dell'impatto ambientale ed è evidente l’incremento dell'impatto totale passando da un'area urbana densamente popolata a un'area rurale, dovuto alla minore densità di esercizi commerciali e alla necessità di percorrere tratti di strada più lunghi per raggiungere le strutture fisiche.