L’Ai manda in pensione i motori di ricerca?

L’Ai generativa, con le sue applicazioni, è la tecnologia che si è diffusa più velocemente nella storia dell’innovazione. «Per dare un termine di paragone, negli Usa, dopo tre anni dall’introduzione del Pc, questo aveva raggiunto solo il 20% degli americani. Internet è stato un po’ più veloce, impiegando due anni a raggiungere il 20% della popolazione. ChatGpt ci ha messo circa 7/8 mesi per raggiungere una quota doppia di popolazione, il 40%, e dopo soli due mesi dal lancio aveva già 100 milioni di utenti attivi a livello mondiale. Al cuore di questa velocità ci sono gli utenti finali, i consumatori, che hanno dimostrato un livello di consapevolezza delle opportunità e una capacità di coglierle che, in tanti casi, ce li fa classificare come più innovatori anche di tante imprese». Ad affermarlo è Roberto Leombruni, Professore associato di Statistica economica, nell’introdurre il report Oice 2025 “Come l’Ai sta sostituendo i motori di ricerca”, risultato di un’inchiesta che ha coinvolto un campione di 802 individui rappresentativi della popolazione italiana.