30/05/2023
- Approfondimento - Redazione di Largo Consumo
franchising innovativo

La tecnologia aeroponica di Agricooltur

La tecnologia aeroponica di Agricooltur

In soli quattro anni, da startup, Agricooltur® è diventata una realtà molto importante e conosciuta. Progettano e sviluppano sistemi brevettati per la coltivazione aeroponica, rivisitando l’agricoltura tradizionale attraverso un approccio più sostenibile e rivolto a creare nuovi modelli di consumo.

 L’estrema versatilità dei loro sistemi aeroponici consente di posizionare i siti di coltivazione direttamente all’interno dei centri urbani, azzerando le distanze tra luogo di produzione e luogo di consumo. I prodotti Gammazero® sono coltivati in ambiente protetto, con un risparmio idrico del 98% e zero pesticidi. Grazie ai loro sistemi di trasporto e conservazione, arrivano al cliente ancora vivi, con le radici intatte.

Ne abbiamo parlato con Stefano Ferrero, Ceo di Agricooltur. «Siamo venuti a TuttoFood per promuovere un progetto di franchising agricolo. Con i nostri sistemi abbiamo la possibilità di coltivare prodotti e venderli con un concetto nuovo: quello di portare all’utente finale un prodotto ancora vivo perché ha le radici, sia con la Gdo, sia con il ristoratore. In sostanza, si può portare a casa il nostro prodotto custodito nel suo packaging e, basta aggiungere un poco di acqua per mantenerlo vivo, fino a quando non lo si recide: come magiare un prodotto raccolto al momento, direttamente dall’orto».

Qual è la risposta davanti a questa idea nuova? «Molto interessante, perché stiamo approcciando, oltre l’agricoltore, anche persone che non fanno parte del mondo agricolo. Noi siamo in grado di fornire anche l’assistenza, perché abbiamo sistemi tutti gestibili da remoto. Mandiamo al sito produttivo delle cialde preseminate che si possono stoccare a magazzino. Proponiamo un modello di coltivazione direttamente in città o dove viene utilizzato il prodotto, questo per permettere una minor distanza tra il prodotto e l’utente, con delle caratteristiche particolari». La Gdo è un vostro cliente? «Sì, ma non fa franchising. Diciamo che chi ha fatto franchising con noi, serve direttamente la Gdo. A livello di costo è in linea con i prodotti similari. Non vendiamo a peso, ma a numero».

Il consumatore che compra il prodotto e vuole consumare, ad esempio, il basilico dopo una settimana? «Lo può fare. Basta che versi l’acqua e avrà, dopo una settimana il basilico che gli serve. Certo, non può tenerlo lì due mesi. Ci sono tutte le istruzioni riportate. Questa è una tecnologia aeroponica e, rispetto all’idroponica prevede un minor consumo di acqua. La differenza sostanziale è che le radici non sono a bagno nell’acqua, ma questa viene nebulizzata. Anche un ridotto peso dei nostri impianti. A casa, si mette l’acqua, ma per mantenerlo, tornando all’esempio di prima». Voi siete biologici? «Noi non possiamo essere biologici perché non è ammessa la coltivazione fuori suolo. Ci siamo fatti un disciplinare nostro con un marchio che si chiama Gammazero® perché siamo ancora da raccogliere. Meno acqua, grazie alla tecnologia, meno concimi, meno trattamenti, energia pulita, meno residuo, meno distante. Grazie al nostro aiuto da remoto, il conduttore del sito potrebbe anche essere una persona senza particolare esperienza. Tra l’altro, abbiamo fatto tutta l’ultima stagione di Masterchef con i nostri prodotti».

Argomenti

Citati in questo articolo:
MasterChef, Agricooltur, sistema aeroponico, Gammazero, Stefano Ferrero, Ceo