La biodiversità, un capitale da proteggere

Lo scorso 24 luglio è stato l’Earth Overshoot Day, il giorno in cui, a livello globale, l’umanità esaurisce le risorse naturali del pianeta e inizia a consumare quello che la Terra non è in grado di rigenerare; l’anno scorso la data è stata il primo agosto e nel 1970 era il 30 dicembre. Attualmente, secondo il Wwf, la popolazione globale consuma l’equivalente di 1,8 pianeti Terra ogni anno, un ritmo che supera dell’80% la capacità rigenerativa degli ecosistemi terrestri. Lo squilibrio è dovuto a perdita di biodiversità, deforestazione, degrado del suolo, esaurimento delle risorse, accumulo di gas serra. Per quanto riguarda il nostro Paese, l’Overshoot Day è stato invece il 6 maggio – nel 2024 era il 19 maggio – e per l’Unione Europea, con i suoi 28 Paesi, è stato il 29 aprile. Secondo il Wwf l’obiettivo dovrebbe essere ridurre l’impronta ecologica globale di circa il 60% rispetto ai livelli attuali, puntando soprattutto su transizione energetica, economia circolare, alimentazione sostenibile, politiche globali più stringenti per la tutela ambientale. Se riuscissimo a spostare l’Overshoot Day di 5 giorni ogni anno, entro il 2050 torneremmo in equilibrio con le risorse del Pianeta.