28/11/2024
Largo Consumo 11/2024 - Approfondimento - pagina 112 - 1 pagina - Ubaldo Sedda
Decarbonizzazione

Il suolo come discrimine per la transizione

Il suolo come discrimine per la transizione

Sulla necessità di far crescere le energie rinnovabili esiste teoricamente un consenso quasi unanime, dal momento che si tratta di una delle armi più potenti che abbiamo a disposizione per diminuire l’utilizzo delle inquinanti fonti fossili. Allo stesso tempo, però, quando si va nel concreto, ovvero nel momento in cui si deve decidere dove e come costruire gli impianti da fonti pulite, iniziano i distinguo e le vere e proprie opposizioni. Uno dei temi caldi, come ha anche dimostrato il varo della nuova legislazione italiana sull’agrivoltaico, è rappresentato dal suolo. O, meglio, dalla disponibilità di terreni e aree dove installare fisicamente pannelli solari e pale eoliche. Da questo punto di vista la grande accusa che viene fatta più o meno esplicitamente alle rinnovabili è quella di rubare spazio ad altre attività umane, in particolare all’agricoltura, producendo anche conseguenze negative per il paesaggio.

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