Il retail alla prova della neutralità climatica

Neutralità e decarbonizzazione sono stati i temi al centro della terza edizione del workshop promosso il 28 maggio scorso da Retail Institute Italy presso l’headquarter italiano della società di consulenza internazionale Dnv in partnership con Largo Consumo, alla presenza di dodici sustainability manager di altrettanti importanti gruppi distributivi italiani. “Neutralità, Net Zero e Scope 3: compliance od opportunità?” il titolo dell’evento. Stefano Santamato, Head of Sales e Retail Sector Lead di Dnv, ha aperto i lavori ricordando i 160 anni compiuti l’anno scorso da Dnv e la specializzazione della società nei servizi di assurance, certificazione, verifica e gestione del rischio a livello globale. Si è poi chiesto da dove cominciare per affrontare la complessità della sostenibilità, anche alla luce della nuova direttiva europea sulla Corporate Sustainability Due Diligence e relativi decreti Omnibus. Riccardo Arena, Senior manager Dnv, ha precisato che, prima di prendere qualunque decisione, occorre esaminare la natura dei fornitori per capirne la dimensione, la quantità della fornitura e che tipo di qualità offrono. Arena ha poi proseguito: «Analizzate quali sono gli impatti effettivi di CO2 provenienti dai fornitori che reputate maggiormente rilevanti e coinvolgeteli nei processi di decarbonizzazione. Non dimentichiamo che l’Eba (l’Autorità bancaria europea) ha richiamato il sistema finanziario ad acquisire e valutare anche i rischi Esg delle imprese e che quindi il tema della sostenibilità è sempre più collegato alle prestazioni finanziarie. Occorre saper dimostrare non solo la capacità di valutare i rischi climatici, a cui per esempio sono sottoposti i vostri negozi, ma anche di saper gestire le ricadute sui costi. Nell’Esg è sempre stata relegata ad aspetti etici. Ma la vera governance è il meccanismo con cui prendere decisioni e governare i temi di sostenibilità che sono sia sociali sia ambientali».