Il crowdfunding per il terzo settore

Il crowdfunding nel nostro Paese si affida alla generosità degli italiani. Un po’ meno alle loro scelte di investimento, almeno da qualche anno a questa parte. Archiviato il boom, seguito in particolare all’emanazione del primo regolamento Consob sull’equity crowdfunding nel 2013, alcune recenti ricerche di settore mostrano come questo strumento di raccolta fondi su base collettiva e partecipativa viaggi oggi a due velocità: da un lato rivoluziona il mondo delle donazioni, rendendo la solidarietà più accessibile; dall’altro risulta sempre meno al centro degli interessi di risparmiatori e investitori istituzionali. Stando all’11ªa edizione dell’Osservatorio Donare 3.0 di Bva Doxa con Paypal e Rete del Dono, focalizzato sulle donazioni degli italiani on line tra i 18 e i 64 anni, nel 2024 sono stati raccolti circa 302 milioni di euro attraverso campagne donationbased: un valore in lieve flessione rispetto all’anno precedente, ma colpisce il fatto che oltre il 23% degli utenti Internet ha partecipato ad almeno una raccolta fondi on line.